Duecento anni di Conservatorio da Skira l’excursus completo

E’ appena uscito il libro Il Conservatorio di Milano secolo su secolo, 1808-2008 (Skira, 2008, 224 pagine, 35 euro), versione aggiornata del volume Milano e il suo Conservatorio. 1808-2002, edito sempre da Skira nel 2003: si tratta di un excursus, documentato e aggiornato, sulla storia della scuola bicentenaria, da cui, oltre ai dati cronologici e storici, emerge la passione e la vitalità che ha sempre animato l’istituto. Il progetto per realizzare quello che sarebbe diventato il Conservatorio di Milano risale al 1803. Il 3 settembre del 1808 viene inaugurato: sono ammessi gratuitamente dodici maschi e sei femmine di età non superiore ai dieci anni. Ha inizio così una lunga storia, ampiamente documentata e raccontata in modo chiaro e schematico nelle varie sezioni del libro, la storia di una scuola che ha formato musicisti e direttori d’orchestra di fama internazionale. Oltre al metodo d’insegnamento, nel libro è fornito l’albo d’oro del Conservatorio dal secondo Dopoguerra a oggi. Ecco apparire nomi come Claudio Abbado (diplomato nell’anno accademico 1952-53 in pianoforte), fino a Riccardo Muti, diplomato in composizione nell’anno accademico 1965-66.

Oltre alla storia, di cui fanno parte anche gli «inciampi», ormai noti, come quello di non aver ammesso Giuseppe Verdi al nel 1832, e all’elenco degli studenti più meritevoli, troviamo due saggi di ulteriore approfondimento: Elena Previdi mette in luce storia ed evoluzione del grande patrimonio di strumenti musicali dell’istituto, caratterizzata da «alterne fortune»; Paola Carlomagno, invece, raccoglie e aggiorna tutti i dati sui saggi degli studenti che via via si sono susseguiti, «interpreti e aspiranti compositori del Conservatorio di Milano».

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