Dugnani, Morando, Moriggia e Vapore: dieci luoghi di cultura in cerca di autore

Intero complesso o singoli spazi interni, atteso anche l'avviso per Wow Fumetto

Dugnani, Morando, Moriggia e Vapore: dieci luoghi di cultura in cerca di autore
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Un tempo era luogo di matrimoni. In futuro potrà diventare un polo scientifico culturale focalizzato sui temi ambientali come la biodiversità, l'economia circolare, la sostenibilità, o un museo dei media, delle immagini e dei loro impatti sulle arti visive, sulla scienza, sulla moda, sul design. Sono alcune delle destinazioni possibili per Palazzo Casati Dugnani, l'edificio storico che si trova all'interno dei Giardini Montanelli in via Manin 2 e che conserva al suo interno anche affreschi e decorazioni a carattere mitologico del Tiepolo, come di Ferdinando Porta e della scuola Veneta del XVIII secolo. È forse il luogo più importante tra la decina di spazi che l'assessorato alla Cultura, ha già messo o metterà presto a disposizione dei soggetti interessati attraverso bandi o avvisi pubblici. Per Palazzo Dugnani la concessione durerà 33 anni, la base d'asta per l'affitto annuo è di 1 milione 633mila euro con 20 milioni per i lavori di restauro che saranno scontati dall'affitto (così prevede il bando, che scadrà il 29 agosto). Commenta l'assessore Tommaso Sacchi: "Il numero di avvisi pubblici e l'attenzione con cui stiamo cercando, per ogni spazio, la soluzione più adatta, definisce il lavoro per creare le condizioni di una gestione virtuosa del patrimonio culturale".

C'è attesa anche per il destino degli spazi che fino allo scorso 15 giugno sono stati abitati dal Museo del Fumetto in viale Campania e che sono rimasti orfani proprio per l'impossibilità dei gestori dello spazio di pagare l'affitto annuale: nelle prossime settimane è in arrivo l'atto del Comune per trovare nuovi inquilini. Le polemiche in realtà non si sono ancora sedate, per cui sarà interessante vedere a quale destinazione culturale d'uso saranno vincolati gli spazi.

Anche l'ex cinema Orchidea, in via Terraggio, è in cerca d'autore ed è oggetto di un bando dello scorso 15 luglio insieme al terzo piano della Casa Museo Boschi Di Stefano (via Giorgio Jan, 15, che si trova nella palazzina del 1929-1931 che è stata realizzata da Piero Portaluppi) e allo Studio Museo Francesco Messina di via San Sisto 4/a, nell'area delle Cinque Vie. L'obiettivo dichiarato è "completare e migliorare la qualità dell'offerta culturale", "superando la situazione di attuale disuso e restituendo alla città spazi di carattere fortemente identirario".

I prezzi delle concessioni d'uso sono di 44.917,50 euro l'anno per Casa Boschi Di Stefano, e 326,25 euro al metro quadro l'anno per l'ex Cinema Orchidea (per questi due spazi sono ammessi a partecipare solo soggetti che perseguano finalità artistiche e culturali. Per il centralissimo Museo Francesco Messina (413,75 euro a metro quadro l'anno) possono partecipare tutti i soggetti: l'immobile è la chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio, utilizzata come atelier dal noto scultore del Novecento.

Spazi disponibili anche a Palazzo Morando e Palazzo Moriggia (sede del

Museo del Risorgimento), tre spazi di coworking alla Fabbrica del Vapore, spazi del teatro Ringhiera e dell'Out/Off, la concessione dei servizi bar della nuova sede del Casva (Centro studi arti visive) che aprirà al QT8.

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