E all’Ottagono nasce la moda democratica

L’unione fa la forza, sembrerebbe essere il motto che sottende il via alle danze di questa nuova, ennesima settimana della moda. Gli scettici, i gufi, gli acerrimi nemici della Milano del fashion quest’anno più che mai dovranno farsene una ragione: sotto la Madonnina l’abito fa veramente il monaco. La riprova arriva dai dati del comparto, più otto per cento rispetto allo scorso anno, ma anche dal calendario delle iniziative presentate ieri all’apertura della prestigiosa «week» che vede scendere in campo al fianco degli stilisti anche i designer e il mondo dell’editoria. Il modello «fuorisalone» lanciato dai mobilieri, insomma, ha fatto scuola e anche un settore tradizionalmente snob come quello della moda ha deciso di aprirsi alla perestrojka nella convinzione che le contaminazioni sono più divertenti e convengono. E soprattutto attirano reddito e mass media: moda e design, a Milano, oggi fatturano insieme 13 miliardi di euro annuali, che corrispondono al 13 per cento del totale nazionale mentre, per le 80 sfilate e presentazioni di questa settimana, sono attesi 22mila giornalisti da tutto il mondo. Più di quelli accreditati nella notte degli Oscar. Ieri, in Galleria Vittorio Emanuele, l’assessore Giovanni Terzi ha presentato l’Ottagono in versione «Fashion design house», una sorta di auditorium en plein air disegnato da Michele De Lucchi che metterà in scena sfilate e incontri con designer internazionali a cura delle testate Grazia e Interni.
«Questa contaminazione dimostra che quando c’è qualità si può intervenire ovunque» dice Terzi. Ce n’è per tutti i gusti, anche se forse non per tutte le tasche, ma guardare non costa nulla e, come agli eventi del Fuorisalone del mobile, si potrà comunque ribadire: c’ero anch’io. Il ricco calendario di eventi si è aperto con la presentazione dell’ultimo libro di Alberta Marzotto, tra le modelle di Soprani, Triumph e La petite robe di Chiara Boni. Domani, invece, sarà di scena Patricia Urquiola e altre sfilate, con nomi come Golden Point e Daniela Drei, mentre il 25 toccherà a Nara Camicie. Per gli appassionati, il 26 sfileranno Bagatelle, Paolo Casalini, Nenette, Mariagrazia Severi, Camomilla Milano e Luisa Spagnoli, mentre alle 18 Nina Zilli accompagnerà Sistès. Una domenica, infine, tutta dedicata alla moda bimbi, con Sarabanda, Paciotti Junior, Monnalisa, Il Gufo e Myths Kids.

Non poteva mancare il concertone, quello dei Duran Duran, mito degli ’80, che si esibiranno venerdì al Dal Verme rigorosamente a inviti. Ma niente paura, a luglio torneranno per tutti, assicura Terzi. E se no che perestrojka sarebbe?

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