Fausto Biloslavo
Abu Omar al Kurdi, lorganizzatore della strage di Nassirya che ha preparato il piano, il camion bomba e addestrato i kamikaze, è stato condannato a morte da un tribunale iracheno. Una sentenza definitiva, senza appello, che dovrebbe solo venire eseguita, o forse il terrorista di Al Qaida potrebbe già essere stato giustiziato, ma la notizia non è stata ancora resa nota. Lo ha rivelato a il Giornale il pubblico ministero Franco Ionta, che indaga sulla strage e lo scorso giugno ha interrogato, per video conferenza da Bagdad, proprio lorganizzatore dellattentato. «Al Kurdi è stato condannato a morte, ma non so nulla della sua esecuzione. Mi risulta solo che un mese fa era ancora vivo» ha spiegato Ionta dalla procura di Roma.
Fonti de il Giornale a Bagdad hanno confermato che la sentenza definitiva è stata emessa il 30 agosto dalla Cassazione, ovvero il terzo e ultimo grado di giudizio iracheno. Ora si attende solo la sua esecuzione, che fino a ieri non risultava ancora avvenuta. Il capo dello Stato, il curdo Jalal Talabani, contrario da sempre alla pena di morte, ha delegato la firma per lautorizzazione finale ad uno dei vicepresidenti, lo sciita Adel Abdul-Mahdi. Lunica possibilità per Al Kurdi di salvarsi dallimpiccagione è la grazia presidenziale, che difficilmente sarà concessa tenendo conto del volume di attentati di cui è responsabile. La condanna a morte gli è stata inflitta per la strage di Nassirya, ma pure per altri efferati atti di terrorismo, come lattacco che ha distrutto la sede dellOnu a Bagdad uccidendo Sergio Vieira de Mello, il rappresentante del palazzo di Vetro in Irak. La firma di Al Kurdi è stata riscontrata in ben 32 attentati compreso quello contro lambasciata giordana nella capitale irachena e luccisione del leader sciita Mohammed Baker al Hakim.
Il terrorista era dal 2003 il braccio operativo di Abu Musab Al Zarqawi, il fondatore di Al Qaida in Irak ucciso lo scorso giugno. Al Kurdi è in realtà il nome di battaglia Said Mahmoud Abdelaziz Haraz, un iracheno di 37 anni nato a Qaneqin, nella provincia di Dyala, a nord di Bagdad. Il terrorista ha utilizzato anche altri nomi, come Sami Mohammed Ali Said al-Jaaf con il quale era stato annunciato il suo arresto lo scorso gennaio a Bagdad. In realtà era stato preso qualche mese prima durante lattacco a Falluja, roccaforte del triangolo sunnita.
Reo confesso di numerosi attentati, Al Kurdi ha ammesso di aver preparato il camion bomba esploso all'ingresso della base Maestrale, nel quale morirono anche i due kamikaze, oltre a 19 italiani e 9 iracheni. Ai pm che lo interrogarono in esecuzione di una rogatoria internazionale, il terrorista precisò che gli attentati dovevano essere due ed avvenire in contemporanea, ma il sequestro di uno dei mezzi da parte della polizia irachena, durante il tragitto, mandò allaria il piano originario.
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