E a Bari è allarme Raggi verdi usati anche in strada Un uomo in ospedale. Il prefetto vieta la vendita

Bari Nel mirino del raggio verde sono finiti prima i calciatori, poi gli aerei e infine i passanti. E così la polizia ha avviato indagini e ieri sono scattati i primi sequestri: gli agenti hanno recuperato tremila puntatori laser in tutta la Puglia, strumenti privi del marchio Ce che possono raggiungere una potenza di 200 megawatt e hanno una lunghissima gittata. Tre giorni prima il prefetto, Carlo Schilardi, era intervenuto disponendo il divieto di vendita in tutta la provincia con l’eccezione di alcune categorie professionali che hanno ottenuto il permesso di utilizzarli solo per lavoro.
L’allarme a Bari è scattato in particolare dopo le ripetute segnalazioni all’aeroporto: in un mese sette aerei sono stati colpiti dal raggio laser e in alcune circostanze i piloti, accecati dal fascio di luce verde, sono stati costretti a ripetere la manovra di atterraggio. Su questi gravi episodi sono in corso indagini della polizia di frontiera, che ha avviato accertamenti su un traffico di super-puntatori laser di fabbricazione cinese in grado di produrre un fascio di quindicimila metri. Il prezzo medio è di circa 30 euro e questi congegni stanno spopolando tra i giovani. Il fenomeno, infatti, ormai è dilagante.

E domenica un uomo di 37 anni è finito in ospedale: stava passeggiando sul lungomare quando ha visto un raggio verde e ha accusato un bruciore al volto; i medici del Policlinico gli hanno riscontrato un “fototrauma della retina”: la prognosi è di quattro giorni.

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