MilanoIl suo nome popolare è Europadania. I suoi supporter il leader della Lega Umberto Bossi e il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, fotografati insieme dopo giorni di tensione sullasse Pdl Lega a causa dello spettro delle elezioni anticipate chieste dai leghisti in Lombardia. Insieme con i presidenti della Regione Piemonte e Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, Bossi e Formigoni hanno lanciato il progetto della macroregione europea delle Alpi, come via per contribuire a guidare lintegrazione europea.
«UnEuropa dei popoli e delle regioni, come era originariamente nella visione dellEuropa dei padre fondatori» commenta Formigoni dalla conferenza delle Regioni alpine dEuropa, riunite nel Canton San Gallo, in Svizzera, per unire le forze nellUnione europea. È unalleanza tra i presidenti delle Regioni dellarco alpino italiano (Valle dAosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli e le Province autonome di Trento e Bolzano) e i presidenti delle regioni europee che si affacciano sul versante nord delle Alpi, appartenenti a Svizzera, Francia, Germania e Austria.
Lintesa punta a creare un gruppo guida, una comunità di lavoro che abbia tra i suoi obiettivi un uso più efficiente delle risorse europee. «Obiettivo finale non è creare ulteriori enti o organismi allinterno dellUnione europea, né sostenere la creazione di nuove leggi o fondi - rassicura una nota della Regione Lombardia - ma, al pari di strategie già intraprese per il Baltico, il Danubio e lAdriatico-Ionico, quello di stimolare allinterno dellEuropa un maggiore coordinamento delle politiche già esistenti su temi di interesse comune e, allo stesso tempo, un uso più efficiente delle risorse a disposizione su priorità selezionate e condivise».
L«Europadania» è un territorio abitato da 70 milioni di persone, omogeneo dal punto di vista dello sviluppo economico, avanzato grazie a realtà imprenditoriale solide e centri dinnovazione allavanguardia. In questo contesto, le regioni italiane rappresentano un terzo della popolazione.
«Territori che hanno delle caratteristiche omogenee dai punti di vista socio-economico, delle esigenze concrete, delle vocazioni socio-produttive devono poter sviluppare delle politiche comuni parlando direttamente agli Stati e allEuropa» osserva Cota. Il governatore piemontese è convinto che si tratti di unintesa con ripercussioni positive per tutti: «È chiaro che lavorare insieme è lunica via anche per uscire da questa crisi ed è la via per poter avere una prospettiva».
Zaia insiste sulla relazione tra Unione europea e abitanti delle singole regioni.
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