Daniela Fedi
e Lucia Serlenga
Cosa sarebbe il Salone del mobile senza la moda? Una torta senza la ciliegina, diremmo noi anche se tra mostre, party e vernissage non abbiamo avuto un attimo di tregua. Infatti i 58 eventi della Milano Design Week sono diventati come i Gremlins: sembrano moltiplicarsi di ora in ora. Ecco i più significativi della giornata di ieri. Da Blumarine si respirava tenerezza e gioia di vivere per il debutto della home collection nella showroom di via Manzoni, frutto di una licenza quinquennale che abbraccia l’arredo casa e che la maison di Carpi ha firmato prevedendo un business di dieci milioni di euro. «Abbiamo trasformato questi spazi in una grande dimora un po’ eccentrica, un po’ romantica, decisamente giovane» dichiarava estasiata Anna Molinari che ha trasferito nell’arredamento l’amore per la rosa e per colori positivi. Roberto Cavalli ospitava in via della Spiga l’installazione dell’artista di origine ungherese Laszlo LL Papp: cinque suggestive opere uniche in legni pregiati lavorati a mano. Sculture che in sostanza sono credenza, culla, armadi. Opere uniche anche a Palazzo Brioni in via Gesù con l’installazione «Wallpaper* Handmade…in Italy» realizzata con il famoso magazine di design. Nel cortile c’era un’opera del famoso studio di architettura londinese Carmody Groarke, che ha utilizzato un abito Brioni. Donatella Versace ha animato le vetrine della home boutique di via Borgospesso ispirandosi alla celebre campagna scattata da Avedon nel 1996 per il lancio della collezione casa. Un bellissimo modello nudo giaceva su un lettone. La maison ha rifirmato un accordo con Venini per la produzione dei vasi disegnati da Gianni per le sue case, una partnership che si era interrotta dopo la tragedia di Miami.
Patricia Urquiola, uno dei più acclamati designer internazionali, ha invece trasformato con i suoi «Design Details» le vetrine di Salvatore Ferragamo in via Montenapoleone mettendo in mostra la borsa disegnata per la griffe e alcuni pezzi progettati per Molteni. Scenografica al massimo l’invasione delle eleganti vetrine di Biffi in corso Genova da parte di Pirelli PZero. Una «nuvola» in tessuto spinnaker termonastrato simboleggiava la leggerezza e la resistenza della sneaker «Angel» con dettagli in carbonio e suola ispirata all’omonimo pneumatico con battistrada mutante, ma c’erano anche due rubber pouf realizzati con la tecnologia del gommone PZero 14 M e lampade in gomma bianca laserata.
Da Iceberg in via Montenapoleone si poteva ammirare il progetto «Attratti dalla luce/3» firmato da Beppe Angiolini e Roberto Delfi, ossia una serie di lampade realizzate in metalli sottoposti a processi d’invecchiamento e rinvenimento. Risultato? Un aspetto vissuto e una luce calda e soffusa. Più arte che design nel flagship store Isaia di via Verri dove vengono esposte 26 opere di Gennaro Regina, artista napoletano celebre per il recupero di vecchie foto riportate su tela e rielaborate in colori acrilici mentre il party più glamour è stato quello che ha accompagnato la presentazione dell’elegante volume «Double life» voluto da Diego Della Valle per sottolineare l’esprit che sta alla base della sua linea Fay, ossia la versatilità e la poliedricità. Per fare tutto questo, Martina Mondadori che ha curato il libro edito da Elekta, ha scelto bellissime immagini in bianco e nero di personaggi famosi mettendo in rilievo due aspetti diversi e complementari della loro vita: quella pubblica e quella intima.
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