E come commissario anti-esondazioni spunta Castelli

Dopo averlo proposto un anno fa come l’uomo della provvidenza per salvare l’Expo che rischiava (rischia?) di affondare, la Lega ci riprova con l’emergenza Seveso. Per salvare Milano dalle esondazioni che questa volta hanno fatto danni milionari e stanno bloccando da martedì scorso la metropolitana gialla, il Carroccio candida il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Roberto Castelli commissario straordinario. Quelli che i residenti stanno subendo dopo il nubifragio di sabato scorso accusa il capogruppo milanese Matteo Salvini «sono disagi e ritardi inaccettabili per una città come Milano, dobbiamo poter progettare, fare e spendere tutto da soli, con un commissario per il Seveso come potrebbe essere Castelli non perderemmo più tempo e denaro». E rischia di aprirsi l’ennesima sfida contro il governatore Roberto Formigoni, già indicato nei giorni scorsi dal presidente della Provincia Guido Podestà come l’uomo giusto per accelerare le opere («spero venga nominato il presidente della Regione come commissario, in modo da agire rapidamente»). E ieri da Podestà è arrivato l’appoggio al sindaco Letizia Moratti nella richiesta dello stato di calamità per l’esondazione di sabato scorso. «C’è stata una concomitanza di cause veramente straordinarie, ma era un evento che non di misurava in questo modo da più di 90 anni» sostiene. L’episodio che ha messo in ginocchio una parte di Milano, con i disagi al quartiere Niguarda e il blocco della linea 3 «deve essere uno stimolo a darci una mossa» per trovare una soluzione.
La richiesta di un commissario straordinario è arrivata ieri in maniera bipartisan dal consiglio comunale. Dai banchi del Pdl Stefano Di Martino chiede di «istituirlo con la massima urgenza, con i poteri per coordinare le istituzioni e punire i responsabili di un allagamento che è costato milioni di euro di danni. L’Expo 2015 non può essere ostaggio di un fiume». Anche dall’opposizione, il capogruppo dei Verdi Enrico Fedrighini è convinto che «un commissario straordinario sia l’unico modo per obbligare in tempi certi gli enti locali a intervenire».
In aula ieri pomeriggio è andata in scena anche una protesta del Pd e degli altri partiti di opposizione (è rimasta seduta la sinistra critica).

Dopo l’intervento dell’assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini il centrosinistra, che aveva chiesto la presenza in consiglio del sindaco, ha esposto lo striscione con «la vera calamità naturale per Milano è la sindaco Moratti».

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