dal nostro inviato a Ginevra
Il massiccio ricorso alle vetture «chilometri zero» (si parla di almeno 30mila unità il 29 febbraio), cioè quelle immatricolate come nuove dai concessionari e vendute con un sostanzioso sconto, ha permesso al mercato dellauto di contenere al 3,91% le perdite dello scorso mese sul febbraio 2007 (5,5% il «rosso» da gennaio). «Il dato chiave - sottolinea in una nota lUnrae - è la drastica riduzione delle vendite di auto con il bonus rottamazione, che in gennaio è passato dal 33% del 2007 al 17% di questanno (trend che con buona probabilità è proseguito anche a febbraio), incidendo significativamente sul risultato finale». E per nulla positive sono le stime del Centro Studi Promotor: «Il 2008 - secondo il direttore del Csp, Gian Primo Quagliano - è iniziato in un clima di grande incertezza e le prospettive non appaiono favorevoli considerati il quadro economico e la bassa propensione allacquisto di beni di consumo durevoli come lautomobile». In calo è anche la raccolta degli ordini: meno 17% lo scorso mese e meno 25% nel bimestre. In questo scenario la quota di Fiat è scesa al 31,1% rispetto al 32,45% di febbraio 2007, influenzata negativamente «dal perdurare del fermo dello stabilimento di Pomigliano e dal blocco della produzione delle vetture equipaggiate con i motori 1,3 Multijet». Con la riapertura di Pomigliano ci si attende la graduale ripresa di Alfa Romeo, i cui modelli nascono nella fabbrica campana. Dallinizio dellanno il Biscione ha infatti visto calare le vendite del 57,7%. Migliore, per il Lingotto, è sicuramente la situazione in Francia, favorita anche da un mercato in piena accelerazione (più 5,8% a febbraio). Oltralpe la Fiat ha così registrato un aumento delle immatricolazioni del 28,3%, come gruppo, e del 56,9% a livello di marca.
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