RomaÈ lultimo pensatoio politico, vivaio, serbatoio di idee. La prima: il voto ai sedicenni. E cerca la sua indipendenza. A dodici giorni dalla nascita, Generazione Italia, il movimento fondato da Italo Bocchino che si ispira a Gianfranco Fini, piroetta ancora nel mondo parallelo del web. Ma proprio in questo pianeta invisibile della rete pensa a farsi una struttura, provincia per provincia.
Trentanni fa, i ragazzi del Msi si ritrovavano nelle sezioni di piazza Tuscolo, la Balduina, la Garbatella, il Prenestino. Nelle periferie si formavano i giovani che volevano fare politica. Ora questa nuova destra virtuale che cerca spazio, fluttua e si espande nel magma senza frontiere di Internet: Obama ha insegnato negli Stati Uniti, Grillo qui in Italia. I finiani seguono lesempio. La campagna per cercare adepti su Facebook è pressante: il simbolo del social network è inserito direttamente sul sito di Generazione Italia, con la proposta «diventa fan».
E ieri con un videomessaggio lanciato su tutti i canali a disposizione del circuito Internet (sito, Facebook, Youtube) il vicepresidente dei deputati del Pdl ha lanciato la proposta dei «circoli virtuali»: «Generazione Italia - ha dichiarato ai fan - è nata da pochi giorni, ma già sono arrivate migliaia di richieste per dar vita a circoli o a strutture territoriali virtuali attraverso Facebook e il web». Bocchino ha quindi assicurato che nei prossimi giorni saranno individuate «le modalità per strutturare Generazione Italia sul territorio». Territorio volatile, della rete, per conquistare i giovani: la grande piattaforma dei pensieri veloci, condivisi, vaganti, che potrebbero dar vita davvero a una struttura completamente indipendente dal partito.
Giura Bocchino che non sarà così. Questa fusione di idee e passioni trasparenti sarà «un esperimento che farà bene al Popolo della libertà, stimolerà la discussione interna al partito e avvicinerà al Pdl tante nuove intelligenze».
Comunque sia, segnali di presa di distanza dal Pdl già appaiono in rete. Un fan di Facebook, Gaetano de Pinto, ieri scriveva: «Generazione Italia, perché non lanci un sondaggio sul prossimo candidato premier e candidato alla presidenza del Pdl? Io suggerirei dei nomi: Fini, Alemanno, Polverini, Meloni, Alfano, Lupi, Letta (Io voterei subito Alemanno!!!!)». Non cè traccia in questo elenco di Berlusconi.
Gli iscritti al gruppo sono 5602, e nel suo videomessaggio Bocchino ha sottolineato che il movimento ha avuto «20mila accessi unici al nostro sito», con «circa 60mila pagine lette». Su Facebook, in pochi minuti si sono aperte le prime sedi invisibili del circuito bocchiniano: Generazione Italia Venezia-Veneto, 15 iscritti; Generazione Italia Emilia Romagna, 82 fan. Si annuncia anche la nascita di Generazione Italiagasperina. Con una ricerca più approfondita si scopre che Generazione Italia sta letteralmente inondando Facebook: GI Lecce, GI Salento, GI Altamura, GI Padova. Gli iscritti per ora non sono mai più di 500, molti dei quali ancora non si conoscono se non di viso, per la foto del profilo virtuale.
La rivalità con i Circoli della libertà di Michela Vittoria Brambilla è già evidente: «Caro Mario - scrive Vincenzo De Paolo - perché invece di criticare noi di GI, non vai a proporre idee politiche da realizzare dalla Brambilla nei Circoli della libertà? Vedrai quanto spazio troverai lì...».
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