E lunedì arriva la sentenza per Consorte e C.

È prevista per lunedì prossimo la sentenza del processo d’appello nel quale sono imputati gli ex vertici di Unipol Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti, il finanziere Emilio Gnutti, accusati di insider trading per l’acquisto di obbligazioni del gruppo assicurativo bolognese. Ieri, dopo che il sostituto procuratore generale ha chiesto la conferma delle condanne di primo grado per Consorte e Sacchetti e ha dato parere favorevole al patteggiamento chiesto da Gnutti, hanno parlato l’avvocato della Consob e uno dei difensori degli ex vertici di Unipol, il prof. Resti Costi. Al termine dell’udienza di ieri Consorte ha ribadito che nè lui nè Sacchetti hanno agito per interesse personale ma in quanto ricoprivano il ruolo di amministratori di Unipol.

Giampiero Fiorani, intanto, ha ieri smentito le dichiarazioni dell’ex direttore finanziario della Banca Popolare di Lodi, Gianfranco Boni, secondo il quale proprio Fiorani gli avrebbe confidato che il generale Roberto Speciale era la talpa che informava gli indagati sulle intercettazioni.

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