E a marzo la nuova batosta su addizionali e Ici

Regioni e Comuni hanno deciso di aumentare la tassazione di redditi e immobili di proprietà

da Milano

È ancora presto per capire quanto peserà la Finanziaria sulle tasche degli italiani. A marzo, infatti, con il cosiddetto «conguaglio fiscale» entreranno in busta paga gli aumenti dell’Irpef regionale e dell’addizionale comunale. Per gli abitanti di Roma, Bologna e Napoli, come ha scritto nei giorni scorsi il Giornale, l’esborso sarà tutt’altro che contenuto.
A Bologna il sindaco Sergio Cofferati ha deciso di aumentare l’addizionale comunale dallo 0,4% allo 0,7%, mentre la Regione Emilia-Romagna, governata dall’Unione, aumenterà l’Irpef regionale dallo 0,2% allo 0,5%. Secondo il Sole24Ore chi abita nel capoluogo emiliano dovrà sborsare da 141 euro a 348 euro in più. Anche il sindaco di Roma Walter Veltroni ha deciso di alzare le imposte locali. Il salasso sarà più contenuto rispetto a Bologna, ma chi guadagna 40mila euro pagherà circa 150 euro in più. L’amministrazione comunale di Milano, guidata dall’azzurra Letizia Moratti, è l’unica tra le grandi città che ha deciso di lasciare invariata l’addizionale Irpef. Il risparmio teorico si aggira tra i 59 euro e gli 83 euro, secondo le stime del Sole24Ore.
Anche il capitolo Ici (Imposta comunale sugli immobili) si annuncia foriero di nuovi esborsi. Nella dichiarazione dei redditi per il 2007, riferiti al 2006, bisognerà dichiarare anche l’immobile di proprietà. L’approvazione della Finanziaria ha infatti dato ai Comuni la facoltà di rivedere l’Ici e di aumentare il valore catastale. La revisione degli estimi porterà ad aumentare il valore sia dell’immobile che della sua rendita, e questo comporterà un ulteriore aumento dell’Irpef (se si tratta di seconda casa), con effetti a cascata sui redditi.

Anche la «prima casa» verrà tassata di più per effetto della sostituzione delle deduzioni dal reddito complessivo (introdotte dalla riforma Tremonti) con le detrazioni dall’imposta. Secondo il Sole24Ore la stangata toccherà due milioni di famiglie, che pagheranno in media 80 euro in più.

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