E il mercato si prepara alla novità: l’Inter che non compra nessuno

Il Manchester City, quello degli sceicchi, ha annunciato il colpo: Wayne Bridge, terzino sinistro in esubero al Chelsea, acquistato per 12 milioni e mezzo di euro. Potrebbe svenire perfino Moratti. Ed ora il ventottenne terzino sinistro (ma il Milan non cercava qualcosa di simile?) rischia di diventare uno dei difensori meglio pagati al mondo. Il calcio italiano ha un bel da suonare le sue campane davanti a simili cifre. Che dire? Quello che racconta Claudio Pasqualin, procuratore doc e grande esperto di mercato. «Qui non ci sono soldi. Ci saranno tanti scambi. Magari l’uomo mercato sarà Pazzini». Il mercato si aprirà mercoledì, ma se l’uomo mercato sarà Pazzini, meglio chiudere presto.
Insomma, non ci saranno gran colpi, forse nemmeno riassetti. Ma una rivoluzione forse sì. Moratti continua a dire che non comprerà. E forse stavolta manterrà la parola. Piuttosto venderà qualcuno (Rivas, Dacourt, Crespo o Mancini a seconda delle bizze di Adriano). E forse stavolta manterrà la parola. Se questa non è rivoluzione? Il presidente ha fatto fioretto («Non compro») anche nella notte di Natale. Dunque bisogna credergli.
Il caso Adriano ha già un precedente proprio nello scorso gennaio, ovvero ultimo mercato di riparazione. Il brasiliano venne spedito al San Paolo mentre a Milano arrivò Maniche. Mancini aveva chiesto Vergassola, nome non gradito perché gestito dal suo uomo di fiducia (un po’ come Mourinho con Muntari e Quaresma), ma il portoghese non ha lasciato grandi tracce. L’Inter era abituata a ben altro: un anno riportò a casa Adriano, quello vero e con la testa quasi a posto, l’anno successivo Stankovic. L’anno passato il Milan ingaggiò Pato, la Juve Sissoko. Non era da Inter affidarsi soltanto a Maniche. Così quest’anno meglio la rivoluzione: nessun acquisto e smaltimento della rosa, come da iniziali voleri di Mourinho. Se ci riuscirà, Moratti vincerà un personale scudetto, dopo aver perso (però finora ha avuto ragione) il braccio di ferro per l’ingaggio di Quaresma.
Se, invece, Moratti si lascerà trasportare dal tifo e dai dubbi, torneremo a parlare di Drogba, dei brasiliani Fred e Jo, di Milito che Preziosi ha dichiarato incedibile e Javier Zanetti ha attirato come un pifferaio magico nella sua conferenza stampa di ieri. «Milito è un grandissimo attaccante, lo ha dimostrato ovunque. Se arriva sarà accolto bene da tutti. Magari con un asado». Pensieri che il capitano interista riserva a chiunque, ma per l’argentino ha messo un anelito di speranza in più.
Nei programmi dell’Inter aggiungete Angeleri, terzino dell’Estudiantes che ha già dato l’addio ai compagni, ma a Milano potrà arrivare in giugno, senza dimenticare che Lavezzi non ha ancora rinnovato con il Napoli e sa a chi strizzare l’occhio. Mourinho ne ha parlato a Moratti.

Intanto il Milan continua la ricerca di un difensore ad uso immediato (Gallas, Agger e poco altro), in attesa di Thiago Silva. Mentre l’Udinese ha fatto la controrivoluzione: ha ufficialmente vietato ai suoi giocatori di parlare del calcio mercato. Poche parole, pochi soldi, meno stupidaggini.

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