Roma«Meno male che Nanni cè», ha titolato ieri scherzosamente il quotidiano on line Cinecittà News dopo l'annuncio della chiamata di Moretti a presiedere la giuria del prossimo festival di Cannes. Un ruolo più che prestigioso. Per dire, prima di lui, cè stato un trittico di presidenti stellari come Sean Penn, Tim Burton e Robert De Niro. E ora «il festival ci teneva a celebrare la 65a edizione con un presidente europeo», ha detto Thierry Frémaux, delegato generale della kermesse che si svolgerà dal 16 al 27 maggio. Un amore, quello tra Moretti e Cannes, ampiamente ricambiato. È qui che il nostro regista ha portato in concorso, nella scorsa edizione, Habemus Papam ed è sempre qui che nel 2001 il cineasta 58enne ha vinto la Palma doro con La stanza del figlio. Ma Moretti ormai a Cannes è di casa, sia per averci presentato ben sei film sia per essere stato giurato in occasione della 50a edizione, quando presidente era Isabelle Adjani e la Palma d'oro è andata, ex aequo, a L'anguilla di Shohei Imamura e Il gusto della ciliegia di Abbas Kiarostami.
Più in generale è la Francia tutta a tributare sempre una grande accoglienza ai suoi lavori. Habemus Papam ha incassato quasi tre milioni di Euro e la leggendaria rivista Cahiers du Cinéma lha inserito al primo posto delle migliori opere cinematografiche del 2011. Cosa che Moretti ha giustamente ricordato nelle sue prime dichiarazioni non appena si è diffusa la notizia dellinvito: «È una gioia, un onore e una grande responsabilità presiedere la giuria del festival cinematografico più prestigioso del mondo che si svolge in un paese che ha sempre avuto nei confronti del cinema attenzione e rispetto». E del suo in particolare.
Naturalmente molti auspicano che Moretti abbia un occhio di riguardo per il cinema italiano.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.