Accanto a lei, nell'appartamento al sesto piano del palazzo, c'erano i tre figli Silvio, Paolo e Maria Antonietta, la segretaria personale di Silvio Berlusconi, Marinella Brambilla, e alcuni altri congiunti. Una fibra fortissima aveva tenuto in vita in quest'ultima settimana "mamma Rosa", nonostante l'età così avanzata e un marcato peggioramento delle condizioni.
Da qualche giorno aveva perso conoscenza, e da ieri non si alimentava più. Stamani, i segnali dell'ultimo aggravamento: la visita del parroco del Cimitero Monumentale, dove dovrebbe avvenire la tumulazione, e i tre grandi mazzi di fiori portati da Paolo Baerlusconi, che dopo aver trascorso tutta la notte con la sorella al capezzale della madre era uscito brevemente di casa per rientrare con i fiori. Silvio Berlusconi, che aveva lasciato la casa ieri poco prima di mezzanotte, era tornato attorno alle 13.
Berlusconi: grazie a tutti, domani sarò da Marini "Silvio Berlusconi esprime il suo ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto partecipare al suo lutto". "Il Presidente Berlusconi - si legge in una nota - sarà a Roma domani per incontrare alle ore 12.00 il Presidente del Senato Franco Marini con la delegazione di Forza Italia. I funerali della mamma Rosa Bossi Berlusconi si terranno in forma strettamente familiare e privata nella giornata di martedì".
Martedì i funerali in forma privata I funerali di Rosa Bossi, mamma di Silvio Berlusconi si terranno martedì in "forma strettamente familiare e privata" a Milano. A quanto si apprende, i funerali si dovrebbero al mattino ad Arcore, dove si trova villa S.Martino, una delle residenze di Silvio Berlusconi. La villa ha infatti al suo interno una cappella e questo potrebbe assicurare una cerimonia nel massimo della privacy.
Camera ardente nell'appartamento E' arrivato insieme alla fidanzata, Silvia Toffanin, Pier Silvio Berlusconi, poco prima di lui il presidente Mediaset Fedele Confalonieri insieme alla moglie. Ma a dare un ultimo saluto a Rosa Bossi Berlusconi è arrivato anche don Melzi, l'amico sacerdote che ha detto di essere giunto per svolgere "le funzioni di sacerdote". La camera ardente viene allestita nell' appartamento della signora Rosa. Le onoranze funebri hanno già posto due tavolini all' ingresso del condominio dove probabilmente saranno appoggiati gli album sui quali lasciare una firma o un pensiero. Sono diversi i curiosi che si fermano davanti al condominio, nella maggior parte persone che abitano nella zona e che vedevano abitualmente la madre del premier quando andava a fare la spesa al mercato o nei negozi intorno.
"Si è spenta con il rosario in mano" Rosa Bossi Berlusconi è morta con il rosario in mano. "E' una cosa che l'ha contraddistinta sempre" ha spiegato don Gabriele Corsani, il primo sacerdote ad accorrere a casa Bossi-Berlusconi alla notizia della sua morte. Salesiano, don Gabriele ha conosciuto Silvio Berlusconi nel 2002. Dai Salesiani, infatti, il premier ha studiato e da allora é sempre rimasto legato all'ordine religioso. E' un'immagine di serenità quella che don Gabriele traccia di Rosa Berlusconi che é morta con tutta la famiglia accanto. "Ha uno sguardo sereno, felice - ha detto - è una bella mamma, una donna di grande energia che ha trasmesso ai figli". "Oggi è la giornata della vita - ha sottolineato don Gabriele - e una mamma che ha regalato la vita ai propri figli é sicuramente in Paradiso". Oltre a don Gabriele, che ha dato una benedizione a Rosa Berlusconi, nella casa di via San Gimignano è andato anche don Melzi, il sacerdote novantenne, che spesso le ha fatto visita nei giorni scorsi. "Nell'ultimo periodo - ha spiegato don Melzi - ha ricevuto numerose volte i Sacramenti. Era una donna devota".
Una mamma speciale La signora Rosa Bossi, madre di Silvio Berlusconi, ha sempre detto di considerarsi solo una mamma come tante altre, ma negli ultimi anni di vita è diventata suo malgrado, un personaggio famoso. Rimasta vedova nel 1989, è stata sempre molto vicina al figlio negli anni del suo impegno in politica, mandandogli e ricevendo continui messaggi pubblici di amore ed affetto. Nata il 25 gennaio 1911, milanese, professione segretaria, "mamma Rosa" ha avuto tre figli dal matrimonio con Luigi Berlusconi: Silvio, Maria Antonietta e Paolo. Del suo carattere forte, da autentica mamma italiana, è stato testimone Francesco Cossiga che, uscendo una volta da una cena nella villa di Berlusconi in Sardegna disse, con ammirazione, di aver conosciuto una donna "eccezionale" e con un carattere tale "che non mi meraviglierebbe se ancora oggi, in qualche circostanza, lei dovesse mollare un paio di schiaffoni" al figlio, all'epoca presidente del Consiglio. A questo carattere ha reso onore, solo pochi mesi fa, il comune di Arconate (Milano), che il 24 giugno 2007 le conferiva la cittadinanza onoraria citando un episodio accaduto durante la guerra, quando si sarebbe opposta all'arresto di una donna ebrea da parte di un soldato tedesco, e che oggi ha proclamato il lutto cittadino. Ma ad alimentare il personaggio di Mamma Rosa è stato soprattutto il frequente ricorso del figlio ad esempi che la vedevano come protagonista. Nel 2004, di fronte alle polemiche per il rincaro dei prezzi, Berlusconi ricordò che quando accompagnava la mamma al mercato, lei faceva il giro di tutti i banchetti, per comprare la frutta solo dove costava meno. Un sistema che, per l'allora presidente del Consiglio, se applicato da tutti i consumatori avrebbe potuto abbassare l'inflazione. Della celebrità del figlio, mamma Rosa si è sempre mostrata orgogliosa, convinta che i successi fossero pienamente meritati e le critiche ingiuste. Per lei, chi lo detesta lo fa "forse perché è ricco. Ma che cosa si gode della sua ricchezza? Niente, proprio niente", sottolineava poco prima delle elezioni del 2006, aggiungendo che a Palazzo Chigi Silvio aveva perfino rifatto i bagni ed abbellito gli interni a proprie spese. "Per lui dico tre rosari al giorno", affermava un anno fa in occasione della festa sul lago di Como per il suo novantaseiesimo compleanno, con decine di invitati. La combinazione di un temperamento forte e dell'affetto per il figlio l'ha portata qualche volta ad alzare un po' i toni. Come come durante la campagna elettorale del 2001, quando in milanese definì Francesco Rutelli, avversario di Silvio per Palazzo Chigi "un cretin" che "se met lì cume se fuss un concorso di bellezza".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.