E nel consiglio di Kerself entrano gli uomini Renova

da Milano

Entro fine settembre sarà fatta: il gruppo Kerself, che opera nel settore degli impianti fotovoltaici ed è quotato alla Borsa di Milano, diventerà a tutti gli effetti una società italo russa. Con un obiettivo dichiarato: arrivare entro il prossimo anno a un fatturato di 400 milioni di euro, più che raddoppiando il giro d’affari del 2008, e facendo fare alla società il salto da una dimensione italiana a una europea.
Tutto è cominciato a fine luglio con l’accordo siglato tra l’azionista di maggioranza di Kerself (nonchè presidente e amministratore delegato), Angelo Masselli, e il colosso russo Renova attraverso la controllata Avelar, che prevede la creazione di una holding paritetica che controlla il 29,9% del capitale Kerself. Il secondo passo sono state le dimissioni a fine agosto dell’intero cda Kerself, che verrà sostituito a fine settembre (l’assemblea si terrà il 23 o il 24 in prima e seconda convocazione). E a quel punto la cooperazione nella produzione congiunta di pannelli solari potrà realmente decollare. I patti parasociali della durata di tre anni prevedono che Avelar possa esercitare un’opzione put nei confronti di Masselli nel secondo o terzo anno degli accordi. Sul fatturato del prossimo anno, la fornitura di pannelli e impianti fotovoltaici Avelar dovrebbe incidere per circa 140 milioni, quasi un terzo dell’intero giro d’affari.
Oggi il cliente tipo acquista impianti di un certo impegno finanziario, sostenuto dagli incentivi statali.

E inoltre, tra gli azionisti Kerself ci sono gruppi bancari in grado di intervenire con finanziamenti mirati. Masselli prevede però che in breve tempo il mercato si allargherà alle famiglie. Accanto all’Italia, in netto boom di nuove realizzazioni, stanno crescendo forte anche Spagna e Grecia.

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