da Roma
Oggi pomeriggio il Senato dovrebbe approvare con delle modifiche l'ex disegno di legge Cirielli su recidiva e tempi di prescrizione dei reati, per farlo tornare a Montecitorio. L'assemblea di Palazzo Madama ha viaggiato speditamente e la Cdl ha assicurato la maggioranza durante lapprovazione dei primi 9 articoli, ma sul decimo lo stesso Guido Ziccone di Fi ha chiesto una pausa di riflessione per riformulare la norma transitoria sull'applicazione delle nuove norme ai processi in corso.
È uno dei punti più contestati dall'Unione perchè specifica che la legge sulle prescrizioni si applica ai processi in corso alla data di entrata in vigore della legge. E lintera legge è stata battezzata dal centrosinistra «salva-Previti», sostenendo che potrebbe beneficiarne lex-ministro azzurro. Ziccone spiega che si potrebbe applicare la norma ai processi in corso solo a determinate condizioni. Ma il senatore di Fi sottolinea anche che la giurisprudenza è da sempre unanime nell'applicare ai processi in corso le nuove norme più favorevoli all'imputato. La Quercia parla di «errore madornale» e preannuncia battaglia. «La ex-Cirielli - dichiara Guido Calvi, capogruppo Ds in commissione Giustizia - è una legge vergognosa, lo abbiamo detto fin dall'inizio. Ma con l'articolo 10 la Cdl aveva veramente toccato il fondo. Ossessionato dalla volontà di varare norme applicabili a famosi processi in corso, il centrodestra ha dimenticato che anche questa legge, come ogni altra, deve valere per il futuro. Di fatto, ha scritto unamnistia».
In precedenza era stato approvato con 134 sì, 54 no e 2 astenuti, l'articolo 6 e cioè il cuore della nuova normativa: la prescrizione estingue il reato nel tempo corrispondente al massimo della pena prevista per quel reato, non meno di 6 anni.
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