E ora arriva anche la multa per chi non divide i rifiuti

Non solo le strade di Roma sono sporche. Ma ogni volta più risibili si fanno le giustificazioni dell’Ama. Basta rileggere l’ultima uscita del presidente Giovanni Hermanin di pochi giorni fa, 27 settembre, in risposta alle accuse di Forza Italia sul disastro della raccolta differenziata. «Tutte affermazioni destituite di fondamento, come abbiamo puntualmente dimostrato - ha dichiarato Hermanin con un comunicato a tutte le agenzie di stampa -. I dati della raccolta differenziata sono certificati dall’Apat del ministero dell’Ambiente e dai Consorzi nazionali dove vengono conferiti i rifiuti differenziati per il riciclaggio. La raccolta differenziata, sulla base dell’ultima semestrale 2007, a Roma, si attesta al momento al 21% circa... In ogni caso siamo impegnati a migliorare ulteriormente per raggiungere il più presto possibile almeno il 40% previsto dalla normativa vigente e dal Piano regionale rifiuti». Dati, numeri, scadenze, ministero, fonti autorevoli. Tutto in bella fila. Peccato che le cose stiano diversamente. A dirlo non è l’opposizione. Ma guarda caso proprio l’Apat. Che smentisce clamorosamente Hermanin. Il presidente Ama, i suoi dati, quelli sì, ora dovrebbe spiegare bene dove li ha presi.

Nel frattempo l’Ama torna a colpevolizzare i cittadini, minacciando un’ondata di multe ad opera di una speciale task force per chi non getta i rifiuti nelle campane della differenziata. «Da Hermanin arrivano solo spot - replica il consigliere comunale Fabio Schiuma - L’azienda è a pezzi».

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