Volendo semplificare si potrebbe dir così: sono in troppi e passano ore al telefono. Naturalmente la questione è più complessa, ma non è un caso che la Regione abbia inserito la razionalizzazione del personale fra le misure da adottare per abbattere i costi della sanità. LAnnuario statistico 2005 del ministero della Salute dice che i dipendfenti del sistema sanitario ligure in relazione alla popolazione sono più numerosi che in regioni come Emilia Romagna, Toscana e Umbria. Trattasi di un esercito di 23.930 fra sanitari, professionali, tecnici e amministrativi contro i 49.036 dellEmilia, i 48.883 della Toscana, i 10.894 dellUmbria. Significa che in Liguria fra Asl, ospedali e istituti di ricerca ci sono 15 persone ogni mille abitanti, contro le 11.8 dellEmilia, le 13.6 della Toscana e le 12.7 dellUmbria. In particolare, saltano agli occhi il personale sanitario, tecnico e amministrativo. Dice poi lanalisi dei costi nazionali della telefonia fatta dal ministero della Sanità e scovata da Matteo Marcenaro della lista Biasotti, che ogni dipendente ligure spende in media 544 euro allanno, contro i 520 dellUmbria, i 181 di Bolzano, i 184 di Trento e comunque contro tutti i colleghi del resto dItalia, la cui media si ferma a 356 euro.
Ieri Claudio Burlando ha fatto riferimento alla qualità del personale commentando le crescenti fughe verso i servizi sanitari di altre regioni, facendo infuriare Matteo Rosso di Forza Italia: «Parole inaccettabili, una grave offesa a tutto il personale medico e non medico che ogni giorno si impegna, tra mille difficoltà economiche e strutturali, a offrire le migliori cure possibili». Come che sia, fra gli interventi urgenti elencati ieri in aula da Burlando spicca il «contenimento della spesa del personale con un attento controllo delle deroghe al blocco del turn over».
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