RomaÈ quasi ora di pranzo quando Silvio Berlusconi imbocca via del Plebiscito. I cronisti si preparano e si piazzano allingresso di Palazzo Grazioli. Ma lauto del premier si ferma poco prima del portone. Il Cavaliere scende e sinfila in un negozio di casalinghi, a una ventina di metri dalla sua residenza romana. Chi sta dentro se lo vede sbucare allimprovviso, chi sta fuori dà unocchiata, incuriosito da telecamera e taccuini in bella vista sul marciapiede.
Il Cavaliere inizia lo shopping, tra vetrine e scaffali, avanti e indietro tra una sala e laltra. Passano pochi minuti e via alle foto ricordo, a qualche battuta con le signore presenti, intente a confrontare i vari prezzi. Ma la pausa del premier si anima. È merito di alcuni ragazzini in giro per il centro, forse appena usciti da scuola, che lo riconoscono e gli si piazzano intorno. E a cui il presidente del Consiglio regalerà alcuni pensierini.
«Loro gli hanno chiesto lautografo, ma io voglio invece un porta sale e pepe a forma di scimmietta», riferisce un maschietto alle due amiche, tutto agitato.
E il premier fa Babbo Natale con i piccoli fan
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