RomaNon amava le frasi ad effetto e le polemiche di Mourinho, ma ieri anche Claudio Ranieri ha vestito i panni dellallenatore di Setubal. Stanco dopo una settimana di bocconi amari, dai tonfi di Cagliari e Monaco alle accuse di Totti (con la retromarcia del capitano) seguite dal tam tam mediatico dei tifosi contro di lui, il tecnico di San Saba si è sfogato.
Nove minuti di monologo, senza possibilità di contraddittorio. «Questa volta inizio io e concludo io, così dico la mia verità», lincipit di Ranieri, che lasciato in pasto alle critiche, sembra al momento non digerire nemmeno il silenzio della Sensi. Battendo i pugni sul tavolo e alzando la voce, ha messo da parte il suo classico aplomb inglese. «La Roma ha le palle e lo dimostrerà», ha sottolineato con il tono deciso lallenatore. Che si è assunto la responsabilità della falsa partenza, ha difeso la squadra e ha attaccato la stampa. «Non faccio lelenco di chi ci sta buttando fango addosso, ma ricordatevelo, perchè noi ci ricorderemo di voi», la minaccia di Ranieri. Non si è tirato indietro sullavvio difficile: «Ci sono cose che non vanno bene, i risultati non vanno bene e non è una scusante. A Monaco volevamo fare di più e giocare per vincere, ma non ci siamo riusciti, le responsabilità sono mie. Non mi sono mai tirato indietro, figuriamoci se lo faccio a casa mia, a Roma».
Ed eccoci alla questione Totti e alla sua accusa di «vecchio catenaccio». «Ho letto che era contro di me, una cosa assurda, quello della Roma è uno spogliatoio sano. Ho un rapporto leale e sincero con tutti, figuriamoci con il mio capitano. Qualche volta ho sbagliato a sostituirlo, altre a tenerlo in campo, ma sempre cercando il bene della squadra». Già, la squadra. Ranieri è convinto della forza dei suoi giocatori e della possibilità di rifarsi.
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