E il socio Ligresti rinegozia il debito: FonSai in garanzia a un pool di istituti

Premafin, la holding della famiglia Ligresti, conferma di avere in corso una rinegoziazione del debito bancario con sette banche e di aver offerto in garanzia l’intero pacchetto di Fonsai, pari al 47% del capitale. La rinegoziazione del debito Premafin, sottolineava il Messaggero anticipando la trattativa, appare come la seconda fase del piano di riequilibrio finanziario del gruppo, dopo il sostegno di agosto alla ristrutturazione di Sinergia. Le banche coinvolte nella trattativa sono Mediobanca, Cariparma, Interbanca, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Bpm e Unicredit, di cui Salvatore Ligresti è consigliere, ed è stato, in nome della stabilità, tra i pochi sostenitori di Alessandro Profumo durante il consiglio di martedì. La rinegoziazione in corso con le sette banche riguarda un finanziamento «in pool di 322 milioni e 500mila euro», spiega Premafin nella nota. Oltre a questo, la holding avrebbe richiesto «la concessione di una nuova linea di credito revolving di 15 milioni di euro con scadenza al 31 dicembre 2014», per fronteggiare eventuali necessità di cassa.

L’operazione sarebbe volta a consentire a Fonsai, il principale asset di Premafin, di completare il suo riassestamento industriale. «La società - conclude il comunicato - prevede di ricevere riscontro da parte delle banche finanziatrici nell’arco delle prossime settimane».

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