E sul nucleare ora Edf frena

da Milano

L’accordo tra Enel ed Edf che dovrebbe aprire le porte del nucleare francese all’ex monopolista italiano «è sempre nella fase finale». Secondo fonti vicine al gruppo francese in pratica «manca solo la firma» al protocollo d’intesa siglato un anno fa. L’intesa prevede la partecipazione di Enel con una quota del 12,5% al futuro reattore nucleare di terza generazione Epr e la possibilità di un transferimento di tecnologie nell’ipotesi che in Italia si torni a questo tipo di energia. Secondo il quotidiano Les Echos, in Edf « la conclusione dell’accordo non è per il momento una priorità»: l’operatore francese «preferirebbe sapere a cosa somiglierà l’Enel di domani prima di concedergli l’accesso al suo parco nucleare». I dirigenti «prendono tempo» in attesa di capire come si concluderà la vicenda che lega Enel a Suez e GdF, i principali concorrenti di EdF sul mercato francese. «Da parte italiana si mette in relazione invece la situazione di stallo al dossier Edipower», una delle cosiddette Genco (le società privatizzate) di cui Edf controlla indirettamente il 40% che, ha scritto Les Echos, «fa parte integrante della strategia di conquista del mercato italiano».

Il problema è il decreto che limita al 30% la presenza di società controllate dallo Stato nelle Genco e che potrebbe costringere Edf a ridurre la quota in Edipower. Per Gadonneix un ammorbidimento del decreto «costituisce ormai una condizione preliminare alla chiusura dell’accordo».

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