Cronache

E il turismo riparte in poltrona

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E il turismo riparte in poltrona

(...) di rappresentanza, il direttore quelle più operative». Perché, spiega il governatore: «Dal territorio è stata manifestata la necessità di avere una rappresentanza territoriale forte al vertice dell’agenzia che promuove la Liguria dal punto di vista turistico». Tradotto, significa che gli spezzini sarebbero rimasti fuori dal gioco delle poltrone, ma nessuno lo dice. Nessuno tranne il centrodestra, con Gianni Plinio il capogruppo di An che ieri ha interrotto l’intervento in aula di Burlando per denunciare «la moltiplicazione delle poltrone». Macché, ha replicato il numero uno della giunta: «In realtà le poltrone si ridurranno da sei a due. Oggi abbiamo infatti cinque presidenti di Apt e il presidente di In Liguria, entro la fine del 2007 avremo invece solo i due vertici dell’agenzia regionale». Già, peccato solo che la Grande Riforma del turismo fosse prevista da un bel po’, e che l’eliminazione delle Apt, che verranno sostituite con i Sistemi turistici locali (Stl), risalga addirittura alla giunta Biasotti, la legge la firmò proprio Plinio quando era assessore al Turismo, peraltro attirandosi innumerevoli critiche dal centrosinistra.
E infatti ieri il capogruppo di An non s’è dato per vinto. La notizia l’aveva già letta sul Corriere Mercantile che l’ha anticipata, e in aula era arrivato pronto allo scontro. Il disegno di legge 195 sulla «organizzazione turistica regionale»? «È un “sarchiapone” così pasticciato che neppure oggi è riuscita a farlo approvare: l’unica cosa che Burlando sa fare per il turismo ligure è moltiplicare le poltrone e gli incarichi: non è, infatti, ancora riuscito a nominare un nuovo direttore generale dell’Aptl che subentri al precedente dimissionario che già annuncia la creazione anche della curiosa figura del Presidente dell’Agenzia che pure presumiamo lautamente remunerato». Quanto alla riorganizzazione generale, Burlando ieri ha sottolineato che la legge avrà tempi di attuazione più rapidi di quelli previsti, perché l’interregno tra le Apt che scompaiono e gli Stl che stanno nascendo sarà di un anno e non due: «entro la fine del 2007 il sistema sarà a regime». Apriti cielo. Se mai, ha attaccato Plinio: «È di sconcertante gravità che si sia tenuto bloccato tutto per più di un anno e mezzo al solo fine di tenere in vita organismi burocratici costosi e ormai superati come le Apt, che la riforma varata dal centrodestra liquidava già fin dal 31 dicembre 2005, che verranno, prima, camuffate come uffici territoriali dell’Agenzia e poi incorporate nelle Province. La giunta Burlando giova a ristrette e ben individuate lobby burocratico-clientelari, ma danneggia irrimediabilmente il mondo del turismo ligure che si attendeva non già la riesumazione del vecchio bensì la promozione di nuove e concrete opportunità».
Il ritardo ieri è stato stigmatizzato anche da matteo Marcenaro della lista Biasotti: «La riforma del turismo era stata annunciata come la priorità, ma oggi esiste solo virtualmente: dopo esser stata più volte rimaneggiata e rimandata, per consentire alla giunta di proporre emendamenti che accogliessero le posizioni di tutti gli scontenti, “tutti” nel senso che tutti gli interessati erano scontenti, approdata in aula è stata, guarda un po’, rimandata. Pare che la giunta necessitasse di più tempo per raccapezzarsi tra gli emendamenti della minoranza. Intanto abbiamo una certezza: aumentano le poltrone».
La legge prevede che i sistemi territoriali si occuperanno della ideazione, gestione e sponsorizzazione di eventi e manifestazioni. Il Comune di Genova e le Province saranno chiamate a promuovere il territorio, mentre In Liguria gestirà la promozione globale regionale. Una bella responsabilità, ecco, per un turismo che è sempre lì lì per decollare ma poi non decolla mai. Càpita così che ieri Bonanini abbia accettato l’incarico con un poco rassicurante «Non so se sarò all’altezza, ma la passione e l'impegno ce li metto tutti». Perché, insomma, «non ci sono formule magiche qui», vallo a dire all’assessore Margherita Bozzano, chissà quante volte ha sognato la bacchetta magica lei, ma ci sono solo «ricette di buon senso». La prima, e Burlando che è appena ritornato dalla Cina avrà certo gradito la dichiarazione a caldo del neo nominato, deve essere quella di «raggiungere anche l’Oriente, i nuovi mercati come la Cina e il Giappone». A patto naturalmente che «l’offerta sia di qualità», ed è qui che iniziano i problemi, ma l’importante è non scoraggiarsi.
Lui, ha rilanciato o no le Cinque Terre, trasformando un territorio a rischio di spopolamento in una terra ricercata dagli stranieri? Certo «ci vuole anche un pò di fantasia» ammette il presidente . Quanto alla strategia: «Fare sistema e non perdere la propria identità».

Da qualche parte i liguri devono averla già sentita, ma adesso che l’ha detta il nuovo presidente dell’Aptl vale sicuramente di più.

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