...e tutte le piccole pesti Quantestorie con i Monelli

Unico figlio maschio della famiglia Stoppani, Giannino è un ragazzo secco secco dall'aria vispa: fa scappare i fidanzati delle sorelle, compie marachelle a scuola, strappa l'unico dente dalla bocca di zio Venezio. Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, è fatto così. Cento anni fa, la fantasia di Vamba presentò sul «Giornalino della Domenica» le avventure di questo monellaccio che confluirono poi nel «Giornalino di Gian Burrasca», un celebre romanzo dove ne capitano davvero di tutti i colori. Compresa la ribellione in collegio dove Gian Burrasca e compagni chiedono di sostituire la solita minestra con la pappa di pomodoro resa immortale da Rita Pavone nel film di Lina Wertmuller.
A Gian Burrasca e a tutti i monelli di ieri e di oggi è dedicata la terza edizione di «Quantestorie!»¸ il festival del libro per bambini e ragazzi ideato dall'associazione culturale Nautilus al teatro Litta. La mattina è dedicata alle scolaresche mentre nel pomeriggio e nel fine settimana uno stuolo di «firme» della letteratura per l'infanzia si alterna per letture pubbliche e laboratori. Accanto ai percorsi tematici che valorizzano il patrimonio di questa letteratura che Benedetto Croce riteneva a torto «minore», l'edizione 2007 festeggia il centenario di Gian Burrasca con una serie di iniziative, la più importante delle quali è la giornata di studi organizzata oggi in collaborazione con l'Università Statale. Se il libro di Vamba fu salutato con alterne fortune alla sua uscita (c'era chi lo riteneva diseducativo), oggi il monello da lui inventato è lo spunto per riflettere sulla differenza tra bambini «alla Gian Burrasca», iperattivi e ribelli, e bulli veri e propri. Elio Franzini, preside della Facoltà di Lettere della Statale, i docenti Giovanna Rosa, Luca Clerici e Vittorio Spinazzola spiegheranno il valore letterario del romanzo di Vamba mentre Roberto Denti, fondatore della celebre Libreria dei Ragazzi di Milano, il giornalista Goffredo Fofi e la psicologa Manuela Trinci rifletteranno sui cambiamenti comportamentali dei bimbi di oggi. Il centenario di Gian Burrasca è anche il volano dell'originale mostra «Monelli! I bambini ribelli nella letteratura per l'infanzia del '900»: protagonisti sono personaggi semplici, buffi e anche un po' cattivelli. Dall'ingenuo Pinocchio allo scaltro Lucignolo, dal «tristo e insolente» Franti di De Amicis ai personaggi di Italo Calvino e Gianni Rodari, passando per Nasino, «il monello di buon cuore» illustrato da Filiberto Scarpelli e per le tante creazioni di Antonio Rubino che mise i suoi pennelli al servizio delle espressioni più irriverenti dei bambini. Realizzata in collaborazione con il centro Apice della Statale, la mostra segue un percorso cronologico che spazia dalla letteratura all'illustrazione per ragazzi ricordandoci quanto importante sia la tradizione italiana del settore.
E oggi? I bambini dagli 0 ai 13 anni al teatro Litta potranno incontrare i loro autori preferiti, come gli scrittori Roberto Piumini e Beatrice Masini.

Ci saranno poi eroi di carta come Pippi Calzelunghe, la trasgressiva Jo di «Piccole Donne», Huck Finn di Mark Twain, Pinocchio e tutti coloro che - al di là dei successi di Geronimo Stilton ed Harry Potter - hanno fatto la storia di questa letteratura nient'affatto minore.

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