I vantaggi che presenta l'investimento in quote di Fondi comuni di investimento immobiliare sono molteplici e all'investitore non mancano motivazioni per considerare anche questa forma di gestione collettiva del risparmio.
È opportuno per il risparmiatore diversificare il proprio patrimonio acquistando, oltre che azioni e obbligazioni, anche quote di fondi immobiliari che investono in una classe di beni, gli immobili, il cui andamento non è correlato con quello dei titoli azionari e obbligazionari e il cui rendimento dipende prevalentemente da redditi di natura immobiliare. Investire almeno il 20-25% del proprio patrimonio in immobili o in quote di fondi immobiliari riduce la volatilità (cioè la variabilità anno per anno) del rendimento globale dei propri investimenti.
Un indubbio beneficio è la possibilità di accedere a una gestione professionale degli immobili che consente ai sottoscrittori di partecipare a iniziative di investimento immobiliare senza dovere affrontare direttamente i problemi di natura legale, fiscale, tecnica e amministrativa connessi con la proprietà di un immobile.
La gestione professionale consente di contenere i costi di amministrazione per la maggior forza contrattuale derivante dall'estensione del patrimonio immobiliare. Il patrimonio dei fondi immobiliari può anche essere costituito, in tutto o in parte, da un immobile o da un complesso di immobili apportati o conferiti da investitori che dispongono di un patrimonio immobiliare di una certa consistenza, i quali ricevono in cambio un numero di quote del fondo pari al valore degli immobili apportati.
Questa forma di investimento riguarda anche i cosiddetti investitori qualificati (non solo fondi pensione, fondazioni bancarie, assicurazioni e altre categorie di investitori professionali, ma anche persone fisiche o giuridiche che dichiarino per iscritto di avere competenza ed esperienza in operazioni relative a strumenti finanziari). Il conferimento di beni immobili al fondo presenta aspetti di interesse per gli apportanti, in particolare per la possibilità di smobilizzare in tutto o in parte il proprio patrimonio immobiliare rendendolo liquido e quindi più facilmente trasferibile.
Il patrimonio dei fondi immobiliari fruisce di particolari agevolazioni fiscali. I redditi immobiliari dei fondi (proventi periodici e plusvalenze) sono esenti da imposte. Anche i redditi della componente mobiliare-finanziaria del patrimonio (interessi su conti correnti e depositi, cedole di azioni, titoli di stato, obbligazioni e strumenti finanziari in genere) non sono soggetti a ritenute fiscali. Sotto il profilo delle imposte sui redditi il fondo immobiliare è pertanto qualificato come lordista cioè esente da imposte.
di Darma Asset Management Sgr
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