Cronache

«Ecco come l’Ulivo volta le spalle al ponente rosso»

«Ecco come l’Ulivo  volta le spalle al ponente rosso»

Una donna al comando. No, non è Marta Vincenzi. Ma il suo alter ego della sala Rossa del Comune di Genova: Raffaella Della Bianca, capogruppo di Forza Italia a Tursi.
Luogo dove è iniziata la «guerra» in rosa. O in rosso, visto che Della Bianca non disdegna indossare giacche color fuoco. Oggi un nuovo attacco. Perché lei, giovane, educata e minutina non risparmia certo stilettate quando occorre. La bordata la lancia a un'altra donna, Anna Maria Dagnino (Ulivo), ma non è un attacco personale, «solo una considerazione politica che deve far riflettere» spiega.
Oggi infatti, si deve votare la surroga della Dagnino, già assessore in Provincia. Nulla di strano sembrerebbe, sebbene le due cariche non siano incompatibili. «Invece no, qualcosa di strano c'è eccome - sbotta Della Bianca -. Possibile che l'Ulivo prima professi tanta attenzione per i problemi del ponente cittadino, dove ha raccolto migliaia di voti, e poi si ritrovi senza alcun eletto tra Crevari e Cornigliano?». Al posto della Dagnino, entrerà Luisa Cozzio, residente in centro. Così in tutto il centrosinistra rimarranno solo due esponenti del Ponente «rosso». Ma entrambi, sia Bruno Delpino (Comunisti Italiani) sia Arcadio Nacini (Rifondazione) appartengono all'ala radicale della coalizione. «Noi non voteremo contro perché è una scelta interna a un altro partito, ma il fatto è alquanto singolare» spiega la ponentina doc Della Bianca. La quale, rincara la dose: «Nell'Ulivo la sensibilità nei confronti dei cittadini di questa parte di Genova manca su tutto. Non siamo riusciti a far approvare dalla maggioranza neppure una mia mozione che chiedeva le garanzie per l'apertura 24 ore su 24 dell'ospedale di Sampierdarena».
Poi però la questione si sposta, da Ponente all'estremo Levante. Zona Nervi. «Oggi proverò anche a presentare una nuova interrogazione urgente al sindaco, perché le garanzie che abbiamo avuto in consiglio in merito alla permanenza del commissariato di Nervi non ci hanno del tutto soddisfatto». Lo scotto della chiusura della caserma dei carabinieri di Bavari brucia ancora. «E a Nervi, da dove è dovuto emigrare anche il mercato proprio per garantire la presenza del commissariato, le voci che circolano non sono affatto tranquillizzanti».
Finito? Niente affatto. Siccome il consigliere è pure ingegnere, la situazione alla galleria Monte Galletto sull'autostrada A7 non va certo giù. «Quella è una galleria che ha dei seri problemi strutturali - accusa -. Difficile pensare che basti un mese di lavori per trovare una risposta definitiva a una galleria che manifesta evidenti cedimenti». E ancora: «L'amministrazione sta sottovalutando le conseguenze alla viabilità per la chiusura della galleria e la città rischia la paralisi».
Un'opposizione dura, sembrerebbe. «No, tutt'altro - replica Della Bianca -. Un'opposizione puntuale semmai». Su tutti i fronti. Anche per ridare sostegno agli imprenditori «poiché la politica deve essere responsabile e non farsi condizionare da minoranze organizzate che strillano molto più di maggioranze silenziose». Un attacco ai comitati dunque.

Ma non solo, anche alla politica genovese «che non è riuscita a dare certezze agli imprenditori - spiega il capogruppo di Forza Italia - perché quando si crede a un progetto si deve avere la forza di portarlo avanti fino in fondo».

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