«Ecco il palazzo della regina di Saba»

Dov’era Saba, la terra della mitica regina affascinata dalla sapienza di del re d’Israele, Salomone, e che viene citata a più riprese nella Bibbia (oltre che nelle leggende ebraiche, coraniche ed etiopi)? Un’équipe di archeologi tedeschi dell’Università di Amburgo ritiene di avere la risposta. Ha infatti annunciato di aver scoperto i resti del palazzo della sovrana ad Axum, nel nord dell’Etiopia. I ruderi del palazzo, databile intorno al X secolo prima di Cristo, sono tornati alla luce sotto le mura di un altro edificio regale, quelle di un re cristiano ancora non identificato.
L’edificio era stato distrutto dal re Menelik I, il figlio che la regina aveva avuto da Salomone, e ricostruito in modo da essere orientato verso la stella Sirio, della quale era adoratore. Fu Menelik a introdurre in Etiopia il culto di Sothis, divinità egizia identificata con la stella Sirio appartenente alla costellazione Canis Major.
Gli archeologi di Amburgo iniziarono gli scavi ad Axum nel ’99, cercando nuovi elementi sulla nascita e la diffusione del cristianesimo in Etiopia. In seguito le ricerche, come ha spiegato il professor Helmut Ziegert, direttore della missione, hanno fatto emergere preziosi resti di 3mila anni fa: «I dettagli, la datazione e l’orientamento dell’edificio quadrano a pennello con la descrizione del palazzo della regina di Saba». E proprio l’orientamento di un altare dell’edificio regale verso la stella Sirio confermerebbe la leggenda secondo la quale in quel palazzo sarebbe stata custodita anche l’Arca dell’Alleanza che conteneva le Tavole della Legge di Mosè.
Le fonti storiche e religiose tramandano che la regina aveva sentito decantare la saggezza del re Salomone e volle fargli visita per mettere alla prova la sua sapienza proverbiale. Dalla visita a Gerusalemme, avvenuta tra il 1000 e il 950 a. C., vi è menzione nel Talmud ebraico, nella Bibbia, nel Corano e nel Kebra Nagast, Gloria dei re, il libro fondamentale per la storia dell’impero degli altopiani, elaborato in Etiopia nel XIV secolo. Si racconta che la regina di Saba, che gli etiopi chiamavano Macheda, recatasi dal potente re d’Israele Salomone per sottoporgli alcuni enigmi per sondare le capacità tanto decantate del sovrano, ne rimase affascinata. Dall’unione del re Salomone con la regina nacque Menelik, il cui nome significa «Figlio dell’uomo saggio».

Menelik, cresciuto e divenuto re, fece proprio il simbolo del leone di Giuda che innalzò a emblema del proprio regno. Divenuto adulto, volle far visita al presunto padre Salomone e quando fece ritorno ad Axum trafugò o gli fu affidata, l’Arca dell’Alleanza.

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