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Ecco perché il caldo fa anche bene alla salute

Caldo torrido, umidità a mille, consumi di energia elettrica da record. Gli esperti lo avevano previsto quando l’estate stentava a far capolino con neve sui monti e pioggia nelle città: «Godetevi il fresco finché c’è, poi si scatenerà l’inferno» aveva dichiarato al Giornale il climatologo Guido Visconti, uno che sa quello che dice. E in effetti, nelle città sembra di essere sprofondati negli inferi. Le colonnine di mercurio segnano cifre che sfiorano i 40 gradi. Oggi caldo ed afa saranno implacabili ovunque. Ma già domani il numero delle città da «bollino rosso» non saranno più 21 bensì 13. Qualcosa cambierà. Grazie ad una perturbazione atlantica che dalla Francia oggi si sposta sulle nostre Alpi. I meteorologi la chiamano «tregua» che significa aria più fresca, abbassamento delle temperature di sei-sette gradi, piogge e temporali (con grandine) prima al Nord, poi nelle zone appenniniche ed interne del Centro-sud. La settimana prossima i valori rientreranno nella media e frequenti temporali allenteranno la morsa del caldo che comunque durerà ancora una decina di giorni. L’agosto rientrerà nella media stagionale. Ma sarà ancora estate, per fortuna. Già, perché a dispetto di chi non è troppo informato, il sole fa bene. Anzi, Natale Cascinelli. già direttore dell’istituto dei Tumori di Milano, dice chiaro e tondo che «prendere il sole è come mangiare, è necessario per la nostra stessa sopravvivenza: sviluppa nell'organismo la produzione della vitamina D, quella che protegge dai tumori e rinforza le ossa». Dunque, la tintarella è benefica, per grandi e piccini. «Protegge il corpo dagli effetti negativi dei raggi ultravioletti – spiega Cascinelli - E non è un caso che i più colpiti dai melanomi siano gli scozzesi, con occhi chiari e la carnagione bianca».
I dati confermano questa curiosità. In Australia, esiste una comunità scozzese dove l’incidenza del melanoma oscilla dal 15 al 18 per centomila. Nei paesi mediterranei, invece, la media scende al 6-7. Con altri distinguo. In Italia il tumore della pelle colpisce nel Nord-est il 13-14 per centomila della popolazione, in Calabria si scende al 4. Ma il sole fa bene allo spirito, all’umore, è un antidepressivo. Ne è convinto anche Fabio Marchesi, ricercatore, membro della «New York Academy of Sciences» e dell’«American Association for the Advancement of Sciences», che ha dedicato un intero libro «La luce che cura» ai suoi effetti benefici. E ce ne sono una valanga. L’esperto spiega che i raggi del sole stimolano, per esempio, la produzione dell’ormone HGH, detto ormone della crescita (importantissimo per i bambini, ma serve anche agli adulti, per la salute di capelli, ossa, pelle e così via); stimolano anche la secrezione degli ormoni sessuali tra cui il testosterone, l’ormone maschile la cui produzione media negli ultimi anni calata del 60% a causa dei pesticidi ma anche alla carenza di sole.
E poi il sole aiuta a combattere l’osteoporosi, visto che la vitamina D fissa il calcio nelle ossa e ne combatte la fragilità, è benefico pure sul sistema immunitario e combatte il colesterolo. Gli ultravioletti hanno inoltre un potere antisettico e battericida, regolarizzano la pressione e aumentano il numero di globuli rossi nel sangue. E poi ci sono gli effetti sulla pelle: una bella abbronzatura svolge un’azione terapeutica verso comedoni e foruncoli, e anche contro dermatiti, psoriasi, vitiligine. Ma attenzione agli eccessi per evitare colpi di calore che possono essere letali.

E come raccomanda Cascinelli: «Quando andate al mare ricordatevi di mettere nella valigia anche il cervello».

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