«Ecco perché ho sospeso 700 studenti»

Venerdì le pagine di cronaca milanese aprivano con un articolo a tutta pagina dal titolo «Contestano Fioroni: sospesi in 700». L'argomento veniva anche ieri enfatizzato con il possibile arrivo di ispettori ministeriali dando seguito ad un episodio che di clamoroso per la vita della scuola ha ben poco.
Desidero che vengano rimessi gli episodi nella giusta luce. La prego di voler pubblicare questa mia lettera in merito al rapporto tra la contestazione al Ministro e le motivazioni del provvedimento. Gli studenti del Caterina da Siena avevano semplicemente pensato di fare alcuni giorni di non lezione in un momento in cui nessuna manifestazione era in programma a livello cittadino né d'istituto. Solo per questo, con le garanzie del regolamento interno che regola le punizioni, è stata applicata una sanzione, peraltro simbolica, che, al di là di alcune plausibili proteste, era stata accettata. La punizione mira a rendere partecipi le famiglie della vita dei propri figli ed è volto alla loro tutela. I ragazzi, se non sono a scuola come invece i genitori pensano, possono esporsi a situazioni di pericolo come spesso la stampa stigmatizza.

Il rilancio della notizia è avvenuto sul Giornale contestualmente all'esposto presentato al Provveditorato dal sindacato Cgil in supporto ad un gruppo di docenti contrari al provvedimento.
* Dirigente scolastico del Caterina da Siena

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