Dal cuore di Milano arriva una concreta proposta di aiuto a Letizia Moratti. A lanciarla è il Laboratorio Qualità Urbana e Sicurezza del Politecnico, un centro deccellenza a livello europeo, dove la criminalità si combatte con matite, squadre e plastici. «Ben venga la richiesta del sindaco perché i nostri migliori alleati sono i poliziotti. Attenzione però - avverte la professoressa Clara Cardia - gli agenti non bastano: dobbiamo costruire una rete di controllo che i cittadini esercitino in modo spontaneo nei quartieri in cui vivono».
I cantieri di questi architetti sono le strade, i vicoli, tutte quelle zone dove la gente non si sente protetta: «Qualsiasi quartiere alto borghese può diventare pericoloso se non è stato progettato secondo criteri di sicurezza». Un esempio? Harlem a New York, nato come zona di lusso. Per evitare che ciò accada ecco la ricetta: «Ci vogliono occhi sulla città, come il traffico lento, gli affacci diretti delle case, i negozi al piano terra e le portinerie dei palazzi. Ma Milano sta andando in controtendenza costruendo condomini lontani dalla strada per lasciare spazi verdi, piani terra sopraelevati, sempre meno portinerie e quartieri senza negozi al dettaglio». Luoghi dove prima o poi il degrado e linsicurezza faranno da padroni innescando una spirale pericolosa: «Se le persone si sentono insicure iniziano a uscire il meno possibile, lasciando gli spazi pubblici attorno alle loro case alla mercé del crimine». Crimine e urbanistica, un binomio che a Milano non viene studiato solo al Politecnico, ma anche nel Centro di ricerca Transcrime dellUniversità di Trento e della Cattolica. «Insegniamo a trovare gli strumenti per evitare che i criminali possano agire: questa è la moderna filosofia della criminologia. - spiega il professor Ernesto Savona -. I nostri dati su Milano non sono allarmanti, ma i cittadini si sentono ugualmente insicuri perché aumentano le rapine, i furti dauto e negli appartamenti».
Secondo Savona la richiesta di agenti sarebbe solo un provvedimento tampone, altre le necessità: «Bisogna potenziare la sorveglianza elettronica con strumenti avanzati in luoghi appropriati e fare investimenti massicci di prevenzione precoce con genitori e insegnanti per ridurre le cariche di aggressività nei bambini, possibili futuri criminali». Niente allarmismi, Milano ha le possibilità per uscire dalla spirale dellinsicurezza.
«Ecco come si progettano le case anti-criminalità»
Negozi, custodi, luci e affacci in strada: per gli esperti servono «tanti occhi», ma avvertono: «Siamo in controtendenza»
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