Ecco tutti i segreti per salvare i nostri soldi

Il primo consiglio è mantenere i nervi saldi e muoversi solo dopo aver valutato le conseguenze. Nessuna fretta con i titoli di Stato: conviene tenerli fino alla scadenza. Così si può guadagnare con l’oro e giocando sulle valute

Ecco tutti i segreti per salvare i nostri soldi

Fino a poche settimane fa tutti si stavano convincendo che la crisi economica stesse per finire: «Abbiamo toccato il fondo, stiamo ripartendo», è una frase che abbiamo sentito pronunciare ripetutamente da politici e imprenditori, e i risultati aziendali cominciavano a dare loro ragione. Ma improvvisamente il mondo è precipitato in una situazione di nuova incertezza, che sta creando il panico sui mercati. Da qui l’idea de il Giornale di raccogliere in questa pagina i consigli per difendere i nostri risparmi e una bussola per investire rivolta ai lettori più coraggiosi e propensi ad assumersi rischi pur di cogliere le occasioni offerte dalla crisi per guadagnare. Perché a fronte delle perdite subite da una parte, c’è sempre un’altra parte che simmetricamente ci guadagna. A patto però di tenere ben presente che la crisi innescata dal fallimento di Lehman Brothers (settembre 2008) è diversa e per certi versi meno dirompente di quella che stiamo vivendo oggi. Spieghiamoci meglio: se un anno e mezzo fa il problema era rappresentato dalla tenuta delle banche con il conseguente effetto domino sui mercati, oggi l’obiettivo della speculazione si è spostato più in alto: sono gli Stati a rischiare il fallimento, proprio in virtù di quei colossali volumi di liquidità creati, secondo i casi, battendo moneta o alimentando il volano del debito pubblico. Salvare una banca o una serie di banche è una cosa. Salvare uno Stato o una serie di Stati (e la moneta che esprimono) è un esercizio più arduo e senza precedenti nella storia.

di Ennio Montagnani

Prendere decisioni di investimento in un contesto di mercato caotico e al limite del panico generalizzato è uno degli esercizi più difficili, persino per i professionisti della finanza. Il primo consiglio che si può dare è, quindi, di stare fermi, soprattutto se non si è più che certi delle operazioni da intraprendere e più che consapevoli di che cosa comporti effettuare cambiamenti al proprio portafoglio.

Lasciare i Bot nel cassetto Coerentemente con questo approccio, coloro che deten- gono Titoli di Stato quali Bot, Ctz, Cct e Btp, dovrebbero mantenerli fino alla scadenza senza preoccuparsi delle brusche oscillazioni di prezzo registrate negli ultimi giorni. In questo modo il sottoscrittore ottiene il rendimento annuale che si è assicurato al mo- mento dell’acquisto e, alla sca- denza, riceve indietro il capitale investito.

Più protetti con gli Etf Chi, invece, è pronto a investire ma vuole al contempo una protezione più solida per i propri risparmi, è bene privilegi i titoli diStato italiani o tedeschi (i «Bund») e i titoli go- vernativi del Tesoro Usa: una piccola quota (5%) in un Bund tedesco o una del 10% in un buon Etf o fondo a reddi- to fisso area dollaro può infatti fornire al proprio giardinetto un valido argine a un ulteriore indebolimento dell’euro. Tra gli Etf sulla valuta Usa si può puntare sull’iShares Usd dollar Tips di BlackRock, sul CS Etf on iBoxx Usd Government 1-3 years di Credit Suis- se e sull’iShares dollari Treasury Bond 7-10 di BlackRock. Tutti consentono di diversificare in decine di titoli obbligazionari. Per rafforzare questa strategia che potremmo definire «di tamponamento valutario», si può poi aggiungere un altro 5-10% in un buon Etf o in un fondo obbligazionario internazionale (come il fondo Dexia Bonds World Government Plus o il comparto Tem- pleton Global Bond e il fondo Amundi Funds Global Bond), tramite il quale è possibile diversificare non soltanto sul dollaro ma anche sulla sterlina, sullo yen, sul franco svizzero e, in misura minore, sulle valute scandinave e asiatiche.

Il rifugio dell’oro funziona Un altro tassello che può rivelarsi strategico è rappresentato dall’esposizione all’oro, il bene rifugio per eccellenza in tutte gli scenari di turbolenza e di incertezza sui mercati. La quota da destinare a questa tipologia di investimento è trail5eil10%tramiteunEtf specializzato come l’Etfs Gold Bullion Securities di Etf Securities, l’Etfx Daxglobal Gold Mining Fund di Deutsche bank e l’Etfs Physical Gold Etc di Etf securities.

L’occasione dell’agricoltura In un’ottica di ulteriore diversificazione di portafoglio e, soprattutto, per svincolarsi dall’andamento degli indici azionari e obbligazionari (in gergo «decorrelazione»), si potrebbe poi puntare al settore dell’agricoltura acquistando un Etf specializzato come l’Etfs Agriculture Dj-Ubsci Etc di Etf Securities o il Market Access Rici - Agriculture di Abn Amro - gruppo Rbs o l’Etfs Forward Agriculture Etc di Etf securities. Un investimento di questo tipo, che nel breve periodo potrebbe soffrire l’instabilità dei mercati, nei prossimi mesi dovrebbe inve- ce permettere al risparmiatore di avvantaggiarsi della crescente domanda di generi alimentari proveniente dai Paesi emergenti e in particolare dall’Asia. Tale domanda è infatti compensata solo parzialmente dall’intensificazione dei raccolti e quindi i prezzi delle materie prime agricole potrebbero avere nuovi rialzi.

Il pericolo dell’inflazione Infine, coloro che temono una coda dell’inflazione (che al momento è però ritenuta improbabile dalla gran parte degli

economisti) possono coprirsi, con una quota del 10% circa, con Etf o fondi che investono in titoli anti-inflazione come l’Etf Lyxor Etf Euro MTS Inflation Linked di Lyxor e l'iShares euro Inflation Linked bond di Black Rock.

 

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