Ultimi concerti nel contesto del «Fandango Jazz Festival 2005» presso La Palma di via Mirri. Ieri sera è toccato alla Sandy Lopicic Orkestar - che propone il vasto patrimonio musicale dei Paesi dellEst - cercare di mitigare a suon di musica lafa capitolina. Questa sera, invece, la rassegna promossa dalla Fandango di Domenico Procacci ospita il gruppo Babel'song, una sorta di laboratorio, un work in progress permanente sulla composizione acustica ed elettronica. Tutto ciò per raccontare come la voce e il ritmo, un uso dell'elettronica come ambiente sonoro e moltiplicatore delle voci al servizio della composizione, possano intonare una «melopea urbana», un canto della strada.
Per il gran finale è atteso un ospite deccezione. Sarà infatti Marcus Miller, uno dei bassisti più quotati a livello mondiale, a chiudere domani la rassegna jazz del club di via Mirri.
Miller proporrà, tra gli altri brani, anche le composizioni che impreziosiscono il suo ultimo cd Silver rain. La discografia del musicista americano ha dimostrato che è ormai riduttivo parlare di lui come un grande strumentista; la critica è infatti quasi concorde nel definirlo un artista completo che riesce a fondere la dimestichezza sullo strumento con una profonda vena compositiva.
Ed è proprio da questa fusione che emerge un singolare stile immediatamente riconoscibile e riconducibile alle innumerevoli collaborazioni artistiche avute da Miller fin dagli inizi della sua carriera (Miles Davis, Aretha Franklin, McCoy Tyner, Mariah Carey, Elton John, Bryan Ferry, Frank Sinatra, ecc.).