Economia

Accordo Blackstone-Versace: al fondo il 20% della maison

Dalla moda all’alimentare si moltiplicano le operazioni di acquisizione dei gioielli del made in Italy

Accordo Blackstone-Versace: al fondo il 20% della maison

L'accordo è siglato. Il fondo americano Blackstone entrerà in Versace portandosi a casa il 20% del capitale del marchio d'haute couture. "Abbiamo raggiunto un posizionamento forte e unico nell’abbigliamento di lusso e credo che questo investimento nella società - commenta Donatella Versace - assieme alla nostra direzione sicura e al nostro eccezionale team di gestione ci permetterà di raggiungere il potenziale di Versace". L’operazione comporta una valorizzazione dell’intero gruppo per un miliardo di euro.

Il fondo americano entra nel capitale del gruppo Versace con un investimento di 210 milioni di euro che consentirà di rilevare una quota del 20%. In particolare, lackstone sottoscriverà un aumento di capitale da 150 milioni di euro e rileverà quote da GiVi Holding per 60 milioni. "Siamo tutti incredibilmente entusiasti di questo sviluppo, che riconosce il lavoro fatto negli ultimi anni per mettere la società su basi solide quasi raddoppiandone le dimensioni - afferma il ceo di Versace Gian Giacomo Ferraris -. Versace ha un forte riconoscimento globale del marchio, una creatività unica e un’organizzazione formidabile che con l’investimento di Blackstone potrà portare la società al livello successivo". La famiglia Versace rimarrà totalmente impegnata nel gruppo. Il capitale della GiVi Holding è diviso tra Santo Versace con il 30%, Donatella Versace, con il 20% e Allegra Versace, figlia di Donatella, con il 50%, ereditato dallo zio Gianni, tragicamente scomparso a Miami nel luglio del 1997. L’accordo riguarda la società operativa, la Gianni Versace spa. I conti 2013, che saranno resi noti tra un mese, dovrebbero chiudere con un fatturato di 480 milioni di euro, in crescita del 18%, e un margine operativo lordo di circa 69 milioni, in aumento del 50%. Il piano strategico varato lo scorso anno prevede di raggiungere un fatturato di 800 milioni di euro entro il 2016.

Dalla moda all’alimentare si moltiplicano le operazioni di acquisizione dei gioielli del made in Italy che trovano in questi settori le loro espressioni migliori. Dopo Krizia e Poltrona Frau, Versace è il terzo colosso che, dall’inizio del 2014, è finito nel mirino di investitori stranieri. Un fenomeno, quello della vendita di marchi storici del tessuto produttivo italiano, che interessa tutti i settori dall’agroalimentare fino ai trasporti, ma anche la moda. Nel 2013 era stata la volta di Loro Piana finire al gruppo francese LVMH per 2 miliardi di euro. Alla fine del mese di giugno 2013 la stessa multinazionale del lusso LVMH aveva acquisito una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale della pasticceria Confetteria Cova.

La Lvmh di Bernard Arnault aveva già in portafoglio Bulgari ed è proprietario di Fendi, Emilio Pucci e Acqua di Parma mentre la rivale francese Ppr di Francois-Henry Pinault controlla Gucci, Bottega Veneta e Sergio Rossi.

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