Cesar Alierta lascia la poltrona di presidente esecutivo della spagnola Telefonica, dopo essere stato sedici anni alla guida della compagnia, rimpiazzato dal suo delfino, Jose Maria Alvarez-Pallete. La nomina del manager, classe 1963, che il settantenne Alierta ha definito «il dirigente più preparato per affrontare con successo le sfide imposte dalla rivoluzione digitale», sarà all'ordine del giorno del prossimo consiglio di amministrazione della società previsto per l'8 aprile. La voce di un cambio di guardia alla guida del colosso spagnolo delle tlc, che per un lungo periodo è stato anche primo azionista di Telecom Italia giravano da tempo. Alierta continuerà a far parte del cda del gruppo, incarico che occupava già dal 1996, quattro anni prima di diventare presidente della compagnia il 26 luglio del 2000.Mentre il colosso telefonico spagnolo ha già trovato il nuovo timoniere, Telecom Italia deve ancora trovare la quadra per indicare il nome del manager che salirà alla plancia di comando della compagnia di tlc, dopo le dimissioni rassegnate la scorsa settimana da Marco Patuano. Ieri sera si è tenuto un nuovo round del Comitato Nomine e Remunerazione dopo la pausa pasquale. Al lavoro per trovare il nuovo capo azienda ci sono i cacciatori di teste del gruppo statunitense Korn Ferry che, secondo le indiscrezioni circolate nel fine settimana, hanno ristretto la loro indagine a tre nomi Flavio Cattaneo, Renè Obermann e Tom Mockridge. Il numero uno di Italo, già consigliere indipendente Telecom, però sarebbe freddo. Sta bene dove sta, ribadiscono fonti vicine a Ntv, non c'è un'offerta sul tavolo e ha appena cominciato un lavoro che intende portare a termine. In queste ore il focus va a puntarsi sull'amministratore delegato di Virgin Media. Per Mockridge l'Italia sarebbe quasi un ritorno a casa, qui è stato amministratore delegato di Sky Italia dal 2003 al 2011, prima di sostituire Rebekah Brooks come ceo di News International. A giugno 2013 quando Virgin Media è stata acquisita dal gigante delle telecomunicazioni Liberty Global, controllato dal miliardario John Malone, Mockridge ne ha preso la guida.
Anche il curriculum di Renè Obermann, ex ceo di Deutsche Telekom attualmente partner del private equity Warburg Pincus sembra rispondere all'identikit («un manager competente, capace e che soprattutto condividerà il valori e gli obiettivi che abbiamo voluto darci e che saranno sempre più ambiziosi») fatto dal presidente Giuseppe Recchi, alla regia di questa partita aperta sul tavolo del Comitato Nomine, presieduto da Davide Benello che dovrebbe riunirsi nelle prossime ore per poi portare il suo parere al cda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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