Electrolux ritira il piano di tagli: Porcia è salva. L'azienda si dice disponibile a presentare «un nuovo piano industriale con investimenti» per lo stabilimento friulano, e «possibili miglioramenti» anche per l'impianto trevigiano di Susegana. Inoltre «viene chiarito che lo schema di lavoro a 6 ore è da intendersi esclusivamente come modalità di utilizzo di ammortizzatori sociali». È questo, secondo quanto riferisce la Uilm, il contenuto di una lettera che i vertici italiani di Electrolux hanno inviato ai sindacati nazionali e al governo.
È Gianluca Ficco, coordinatore nazionale del settore elettrodomestici della Uilm, a spiegare nel dettaglio i contenuti della missiva inviata dal colosso degli elettrodomestici. Electrolux annuncia dunque la disponibilità a varare un nuovo piano industriale, e dà indicazioni rassicuranti sui punti più delicati della vertenza: dallo stabilimento di Porcia, dove la previsione di investimenti scongiura il rischio di chiusura, ai tagli all'orario di lavoro (quindi dei salari) su cui arriva la garanzia di una copertura con ammortizzatori sociali. Nella lettera dell'azienda anche, spiega ancora Ficco, «una apertura di principio sul tema delle richieste avanzate in materia di costo del lavoro che però andrà verificata nel merito». Electrolux sostiene poi «la proposta avanzata dai sindacati al governo di ripristinare la decontribuzione a favore delle imprese che ricorrono a contratti di solidarietà come mezzo per abbassare il costo del lavoro senza intaccare i salari». «Esprimiamo grande soddisfazione. Ora ci sono le premesse per una discussione più serena», dice Gianluca Ficco.
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