Economia

Assarredo: “Transizione digitale, innovazione e formazione le sfide per la ripartenza del design"

La presidente Maria Porro: "Serve una strategia a lungo termine per sostenere un settore manifatturiero d'eccellenza come il design e l'arredo, è nell'interesse di tutto il Paese. Il Bonus mobili spinge i consumi e aiuta a ripensare spazi e funzioni della casa cambiati dall'emergenza Covid. Certificazioni e sostenibilità fondamentali per garantire la qualità dei nostri prodotti all'estero. Il Salone del Mobile 2021 sarà il simbolo della ripartenza"

Assarredo: “Transizione digitale, innovazione e formazione le sfide per la ripartenza del design"

“Il mondo del design e dell’arredamento ha affrontato la grandissima crisi sanitaria che stiamo ancora vivendo con una gestione emergenziale da parte delle aziende e della rete di vendita che è iniziata nel primo trimestre dello scorso anno e ha velocizzato una serie di trasformazioni che erano già in atto”. Maria Porro, presidente di Assarredo, che rappresenta una eccellenza manifatturiera del Made in Italy, manager della Porro Spa - storica azienda del design ondata dal bisnonno Giulio nel 1925 - ha assunto la guida dell’associazione di FederlegnoArredo nel settembre scorso parla delle sfide che devono affrontare le imprese impegnate nella ripartenza in Italia e sui mercati internazionali di un settore chiave della nostra economia, con una filiera di quasi 73mila aziende, 310.849 addetti, un fatturato nel 2019 di 42,5 miliardi di euro con oltre il 51% della produzione esportata.

“Come imprese e come associazione abbiamo reagito in modo rapido ed efficace trovando soluzioni passo passo ma l’azione strategica e di lungo termine diventa imprescindibile. Abbiamo agito subito sul fronte della digitalizzazione per raggiungere i cliente e il consumatore in sicurezza, evitando il confronto fisico ma sui temi dell’innovazione e della digitalizzazione c’è bisogno di lavorare con una strategia di medio termine cercando di trasferire i valori del sistema dell’arredo attraverso un approccio digitale. Si tratta di uno temi strategici più importanti - sottolinea - strettamente legato al processo di internazionalizzazione e al valore del Made in Italy nel mondo. L’impossibilità di viaggiare, la difficoltà di raggiungere e incontrare i clienti all’estero penalizza la necessità di continuare a espanderci sui mercati esteri e ci impone una trasformazione del modo in cui approcciamo il nostro cliente”.

“L’altro tema importantissimo è espresso da una parola che bisogna pronunciare con grande cautela: sostenibilità. Una sostenibilità a tutto tondo che è ambientale ma anche sociale e risponde a quella parola ancora più grande che è qualità, sia del progetto che del prodotto, punto di forza dell’industria italiana dell’arredo, un valore assoluto da difendere, motore che spinge sulle esportazioni e si lega alle certificazioni”.

Quello delle certificazioni per Assarredo è un tema prioritario. “Nel primo giorno del mio mandato abbiamo costituito in seno al consiglio un tavolo di lavoro specifico perché da un lato sono uno strumento importantissimo per rendere comprensibile e verificabile la qualità dei prodotti ma dall’altro nella Ue e sugli altri mercati esteri stanno diventando dei freni alle esportazioni perché c’è una moltitudine di certificazioni a seconda del Paese, una vera e propria giungla in cui il produttore fa una grandissima fatica a orientarsi e a restare aggiornato”. Un lavoro di supporto alle aziende iniziato con la mappatura delle certificazioni esistenti messa a servizio degli associati arrivando poi a fornire informazione e consulenza per orientarsi in un mondo così complesso.
“Anche sul tema della sostenibilità Assarredo ha lanciato due anni fa con la presidenza Feltrin, partendo da AssarredoLab, un progetto che poi ha abbracciato tutta Federlegno e la filiera ed è partito con una mappatura delle best practices e arriverà alla stesura di un manifesto con punti chiave e obiettivi misurabili che tutta la filiera si impegna a raggiungere. Siamo nella prima fase, della survey, per capire come sono posizionate le nostre imprese, qual è lo stato del sistema legno-arredo, quali sono i passi da compiere senza lasciare indietro nessuno”.

Qualità e sostenibilità fondamentali in uno scenario che sta cambiando: dallo stile dell’abitare con la casa che diventa multifunzionale per arrivare al mondo dell’ospitalità. “Il lockdown ci ha tutti costretti a stare in casa e l’uso dell’abitazione è stato stravolto, ci siamo trovare a lavorare, studiare e vivere negli stessi spazi, da qui l’esigenza di ripensare la casa che nell’emergenza è diventata l’unico luogo sicuro ed è tornata centrale nella percezione del valore della sua funzionalità, bellezza e qualità. Rispondere a queste mutate esigenze funzionali, proponendo soluzioni che abbiano anche una qualità estetica, è una missione delle aziende con un importante ruolo di progettisti e designer”, aggiunge la presidente di Assarredo.

“Questo processo interessa alberghi e luoghi pubblici. Nel momento in cui ritorniamo a viaggiare, a uscire dal nido sicuro che è la casa ricercheremo anche qui lo stesso senso di sicurezza. È un’opportunità ma anche una responsabilità del sistema arredo in questo momento di transizione rispondere a questa richiesta con soluzioni che mettano al centro la privacy del visitatore ripensando layout, spazi, superfici, materiali che devono essere percepiti come sicuri. Ricerca progettuale e sui materiali sono al centro di tutto il settore e il ruolo dei progettisti è fondamentale nel saper leggere queste esigenze e trovare soluzioni per l’azienda che deve rispondere rapidamente. Ma lo è anche quello delle istituzioni che devono supportare un cambiamento orientato verso la qualità, la sicurezza e la durevolezza delle soluzioni con una visione strategica”.

In questo scenario di cambiamento è stata importante la conferma del Bonus mobili per le ristrutturazioni. “È uno strumento apprezzato dal consumatore, dalle famiglie e dalle aziende e l’innalzamento del tetto dai 10 ai 16mila euro, valido per chi ha effettuato acquisti anche nel 2020 ne conferma la validità perché è molto utilizzato e spingerà l’aumento della domanda dando anche la possibilità di orientare la scelta degli arredamenti verso prodotti di qualità superiore”. I dati confermano la validità del provvedimento: da quando è stato introdotto nel 2013 ne hanno usufruito in media più di 200.000 beneficiari all’anno con un volume di spesa medio annuo di circa 1,4 miliardi e una spesa media in detrazione di circa 6.500 euro. Si calcola che l’aumento del 60% del plafond del Bonus mobili stimolerà ulteriormente la domanda interna portando la spesa complessiva nel 2021 a circa 2 miliardi con un effetto positivo per l’intero comparto.

Il 2021 è l’anno della ripartenza, della svolta con il ritorno del Salone del Mobile.Milano edizione numero 60 dal 5 al 10 settembre nel polo espositivo di Fiera Milano, il più importante al mondo per il design e l’arredo di qualità Made in Italy con una reputazione unica, riconosciuta a livello internazionale.
“C’è una grande attesa per questa edizione di settembre, il salone del Mobile è la fiera italiana con il maggior numero di visitatori esteri ed è quella d’eccellenza dell' italian way of living un appuntamento imprescindibile. Aver salto un’edizione ha pesato molto per il ruolo strategico che ha - spiega ancora Maria Porro - perché consente di fare un’esperienza diretta per i nostri clienti che vogliono tornare a Milano a incontrarci di persona, vedere le novità dei prodotti. Ogni azienda che espone dà il meglio di se stessa al Salone che è unico, visionario e offre una visione d’insieme che nel 2020 è mancata. In questa edizione sarà ancora più importante fare sistema come aziende, accoglienza, istituzioni per fare in modo che sia occasione di rilancio dell’Italia. È il fiore all’occhiello del nostro sistema manifatturiero e propone prodotti aspirazionali per i consumatori stranieri, confermando che non si può non avere una visione strategica di valorizzazione del settore del legno-arredo sostenendo transizione digitale, innovazione e formazione che deve andare verso la tecnologia più avanzata di industria 4.0, know how e competenze tecniche specifiche”.

“Il Salone del Mobile accendere i riflettori su questo valori - conclude la presidente di Assarredo -, siamo un’eccellenza e vogliamo rimanere a questi livelli con visione strategica di rilancio che è nell’interesse di tutto il Paese”.

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