Sulle immatricolazioni di auto in maggio, l'effetto dell'entrata in vigore degli ecobonus a mese avanzato, è valso solo ad attenuare il «rosso» del mercato: -15,1% sullo scorso anno (era -33% ad aprile) e -38,7% sullo stesso periodo del 2019, prima della pandemia. Nei primi 5 mesi dell'anno, il calo risulta del 24,3% e del 38,9% sull'anno pre Covid-19. Bisognerà, quindi, attendere fino al 30 giugno per avere il primo riscontro «pieno», anche se permangono i continui rallentamenti nelle consegne dei veicoli.
«Come previsto - commenta Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto (concessionari) - il ritmo delle prenotazioni dei fondi per la fascia 61-135 g/km di CO2, ossia quelle relative all'acquisto di veicoli endotermici Euro 6 con rottamazione obbligatoria di un'auto fino a Euro 4, è molto sostenuto, in virtù della lunga attesa che ha portato i clienti a procrastinare la firma dei contratti per poter accedere ai contributi annunciati a febbraio. Si tratta della fascia dove si concentrano i maggiori volumi di immatricolazioni, rispetto a quelli di vetture solo elettriche e ibride plug-in, per cui non stupisce il rapido assorbimento delle risorse (restano circa 33,7 milioni dei 170 iniziali). Più rallentato, invece, l'utilizzo degli altri stanziamenti, a riprova che una politica incentrata esclusivamente sull'elettrico, tra l'altro dipendente dai microchip provenienti dall'Asia, da un accesso più capillare e omogeneo alla rete di ricarica pubblica e dall'incremento delle energie rinnovabili, non consente un veloce rinnovo del parco».
Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor, nello stimare per fine anno 1,336 milioni di vendite (-8,3% sul 2021 e -30,3% sul 2019) evidenzia come il governo abbia stanziato «fondi esuberanti per le auto 0-60 g/km di CO2 e assolutamente insufficieni per le vetture con motori tradizionali a ridotte emissioni». E aggiunge: «Le Case automobilistiche sopravvivono e investono sull'elettrico grazie all'apporto economico decisivo che ricevomo dalla produzione ad alimentazione endotermica». Guardando alle immatricolazioni, in Italia, dei primi tre costruttori, in maggio Stellantis -15,6% (30,1% da gennaio) e quota mensile stabile al 39,2%; Volkswagen Group -14,7% (-27,2%) e Renault Group -14,2% (-10,6%). Tra i modelli di Stellantis, nei rispettivi segmenti, quota record del 19,3% per Lancia Y, e oltre il 22% per le Jeep 4xe.
Ora l'attenzione è tutta rivolta alla settimana prossima quando è in programma la votazione, in plenaria al Parlamento Ue, del pacchetto «Fit for 55» per una mobilità a impatto climatico zero.
«Auspichiamo prevalga un approccio realistico e aperto a tutte le tecnologie per conseguire gli obiettivi ambientali nei prossimi anni, evitando scelte unilaterali della politica che possano condurre a pericolosi squilibri economici e sociali», afferma il presidente di Federauto, De Stefani Cosentino.
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