Azimut fa il bis in Turchia e guarda all'Asia

Azimut continua la marcia di espansione nei Paesi emergenti. La tappa è in Turchia, dove il gruppo dei fondi creato e guidato da Pietro Giuliani si rafforza, siglando un'intesa con la società locale Notus Portfoy Yonetimi: dal 2012 Azimut operava già nel Paese con la controllata Az Global. Una volta completato il necessario iter autorizzativo, Azimut (tramite Az International Holding) rileverà il 70% del capitale di Notus.
La transazione comporterà un'acquisizione dai soci fondatori (per circa 1,5 milioni di euro, inclusa la posizione di cassa) e la sottoscrizione di un aumento di capitale per 800mila euro circa, destinato a finanziare il business plan. A febbraio il gruppo turco - fondato a fine 2011 - aveva masse in gestione pari a 55 milioni,contro un mercato nazionale che a tutto gennaio contava masse per 20,6 miliardi (di cui oltre il 90% investite in strategie obbligazionarie a breve) e 41 società di gestione, di cui 29 indipendenti. Le masse totali dell'industria turca equivalgono a solo il 5% del pil, rendendo la Turchia uno dei Paesi meno penetrati al mondo.

Il Bosforo è comunque soltanto l'ultimo degli obiettivi strategici di Azimut, che ha aperto anche in Brasile e Cina (con basi operative a Taiwan e Singapore). Giuliani intende inoltre crescere ulteriormente sia in Sudamerica sia in Asia-Australia.

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