Un avvio di giornata in calo, seguito dal tentativo dei mercati europei di arginare le perdite. Come nei giorni scorsi le asta di volatilità si sprecano, con gli investitori che si domandano che effetti avranno le misure decise dall'eurogruppo contro la crisi, comprese quelle volte a frenare l'andamento in salita dello spread.
Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti scende a 459 punti, mentre il tasso del decennale è al 5,87%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli si attesta a quota 537, con un tasso al 6,65%.
Ballerina Piazza Affari dove a metà giornata il Ftse Mib è in rialzo dello 0,1% a 13.884 punti e l’All Share dello 0,07% a 14.836. Maglia rosa al giro di boa a Unicredit che guadagna il 2,2% a 2,786 euro, all’indomani della approvazione da parte del cda del piano di riassetto che sarà operativo dal prossimo gennaio. Positivo il settore bancario con Intesa Sanpaolo che cresce dell’1,96%, Mediolanum +1,22%, Bpm +0,98%, Bper +0,94%, Mps +0,28%, Ubi Banca +0,17%. Sulla parità Banco Popolare e in leggero calo Mediobanca (-0,32%). In attesa che si esprimano il Tar del Lazio sul ricorso Sator e Palladio e la Consob sui prospetti dei due aumenti di capitale di Fonsai e Unipol, Bologna cede il 2,23%, Premafin l’1,64%, mentre Milano Assicurazioni guadagna il 4,44% e Fonsai finisce in asta di volatilità con un ribasso teorico -0,15%. In rialzo frazionale Impregilo, che guadagna lo 0,81% in attesa della decisione del Tribunale di Milano sui ricorsi incrociati Gavio e Salini. Maglia nera del Ftse Mib a Mediaset che cede il 3,48%. Vendite su Ferragamo (-3,43%), Tod’s (-3,23%), Fiat Industrial (-3,25%).
Più deboli le
altre Borse del vecchio Continente con Francoforte che registra un progresso dello 0,39%, Bruxelles +0,27%, Amsterdam +0,25%, Lisbona +0,13%. In calo Zurigo che cede lo 0,06%, Londra -0,06%, Parigi -0,28%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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