Le Borse europee a picco: Milano e Londra in calo

Nonostante gli stimoli economici e monetari varati nei giorni scorsi il trend negativo prevale. Le Borse europee aprono in calo: a Milano l'indice Ftse Mib perde il 2,5%.

Le Borse europee a picco: Milano e Londra in calo

Inizio settimana complicato per le Borse europee, che aprono in calo e continuano a essere scosse dalla pandemia provocata dal nuovo coronavirus.

Londra perde il 4,5% e si ferma a 4.975 punti. A Milano l'indice Ftse Mib perde il 2,5%. Francoforte arretra del 4,63% a 8.509 punti. A Parigi il Cac 40 perde il 4,17% a 3.879 punti. Scendendo nel dettaglio, il future Eurostoxx 50 è a -1,9%. I future sul Dax, invece, arretrano a -1,5% e quelli sull'indice Ftse 100 cedono oltre il -2%.

Fca in lieve recupero a Piazza Affari dopo che l'amministratore delegato, Mike Manley, ha annunciato la riconversione di uno stabilimento per produrre mascherine per la protezione individuale. Le azioni del gruppo arretrano del 4,15% a quota 5,8750 euro per azione dopo aver toccato nella prima fase degli scambi un minimo a 5,74 euro.

Negli istanti successivi all'annuncio di Manley, il titolo del gruppo automobilistico era arrivato a contenere le perdite a circa il -2%. Sempre pesante invece CnhI che con un tonfo a doppia cifra (-13,29%) risulta la peggiore tra le blue chips. Male anche Ferrari (-4,61%) e la holding Exor con un -6,13%.

Tutti gli indici sono entrati in negoziazione con un segno meno. Intesa -4,2%, Unicredit -4%, Atlantia -7,5%, Leonardo -6%, Stm -5,9%. Giù anche Tenaris - 4,6%, reti e utilities. Ok Nexi, che segna un positivo +2,5%, e Diasorin, a +3,7%.

Sul fronte asiatico la situazione non cambia. I mercati chiudono in rosso, meno Tokyo che avanza del 2%, per la possibilità che le Olimpiadi in Giappone non siano cancellate ma solo rinviate. Shanghai arretra del 3,11%, a Hong Kong l'indice Hang Seng cede il 4,86% a 21.696,13 punti, Mumbai dell'11,5%, Seul del 5,28% e Taipei del 3,3%.

Spread e petrolio

Nonostante gli stimoli economici e monetari varati nei giorni scorsi, il trend negativo prevale, complice anche il mezzo passo falso del Senato americano, che ha fallito il primo tentativo di far passare un ampio pacchetto di misure da 1.600 miliardi di dollari per aiutare l'economia americana. Più in generale è l'impatto del coronavirus a far paura, con circa un miliardo di persone a casa, le attività non essenziali chiuse in decine di Paesi e i morti che a livello globale hanno raggiunto le 14.300 unità.

Lo spread tra i rendimenti dei Btp e quelli dei Bund tedeschi sale sopra 200 punti, fino a quota 206, dai 194 punti della chiusura di venerdì scorso. Si tratta di un livello decisamente inferiore agli oltre 300 punti di metà della settimana scorsa. La corsa al rialzo era stata frenata dall'intervento della Bce con il lancio del nuovo Qe da 750 miliardi di euro sino alla fine del 2020. Il rendimento del Btp avanza fino all'1,697%. Calano invece i tassi sul Bund e sui decennali francesi, rispettivamente a -8% e a -18%.

Nuovo scivolone del petrolio in avvio di settimana.

Le quotazioni del Wti (riferimento Usa) segnano un calo di oltre l'1,4% poco sopra 22 dollari al barile, mentre il Brent (riferimento europeo) mostra ribassi maggiori e pari a oltre il 5% a 25,58 dollari dopo il breve recupero andato in scena venerdì scorso.

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