Economia

Borse di studio per università e collegi di merito. Cosa sapere

I bandi indetti dalle regioni e dai singoli atenei per le borse e le agevolazioni allo studio. Inoltre, l'Inps mette a disposizione 477 borse di studio per i collegi universitari, disponibili però soltanto ai figli di dipendenti e pensionati pubblici

Collegio di merito
Collegio di merito

Le borse di studio universitarie per l’anno 2022-2023 sono erogate mediante bandi gestiti direttamente dalle regioni e, di norma, sono assegnate sia in base al merito sia in base all’Isee. Consigliamo quindi a chi non ne avesse uno recente di procurarselo quanto prima recandosi presso un Caf.

Le norme che regolamentano i singoli bandi sono molteplici e non tutte equiparabili, procediamo quindi con il dare le informazioni utili che portano ai siti delle regioni o degli atenei di riferimento, affinché il compito degli utenti sia un po' più facile.

Agevolazioni e borse di studio

Chi ha un Isee inferiore ai 13.000 euro è esentato dal pagare l’iscrizione all’università. Le tasse di iscrizione sono proporzionali all’Isee, ma chi ha un Isee superiore ai 13.000 euro e comunque inferiore ai 30.000 euro può godere di agevolazioni.

I costi d'iscrizione non possono in ogni caso superare il 7% della differenza tra l’Isee e 13.000 euro. Una formula che può non risultare subito chiara e che spieghiamo con un esempio: con un’Isee di 20.000 euro vanno dedotti 13.000 euro per giungere così a una differenza di 7.000 euro su cui calcolare il 7%, ossia al massimo 490 euro di tassa.

Agevolazioni e borse di studio sono demandate alle Regioni e, in alcuni casi, a singoli atenei che dispongono di risorse proprie. Le domande vanno inoltrate quindi seguendo questo link senza farsi ingannare dai riferimenti all’anno accademico 2017. Il sito è quello ufficiale del diritto allo studio del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca.

Sarà quindi necessario selezionare la Regione di proprio interesse e consultare i link disponibili che appaiono a destra della mappa.

Le domande sottostanno a logiche e scadenze diverse, quindi vale la pena non perdere tempo.

477 borse per i collegi universitari, requisiti

L’Inps ha aperto un bando che scadrà il 16 agosto 2022 con cui mette a disposizione 477 borse di studio destinate a specifiche categorie come gli studenti figli di dipendenti e pensionati pubblici i quali, durante l’anno accademico, accederanno a 53 collegi universitari. Studenti che sono ammessi agli atenei per merito scolastico e che, inoltre, seguono un percorso formativo orientato al lavoro.

Possono fare domanda gli studenti che non hanno compiuto il 26esimo anno di età e che non hanno ritardi superiori ai due anni nei rispettivi excursus scolastici. Allo stesso modo il richiedente deve avere la fedina penale pulita e non deve essere stato espulso da altri collegi per motivi disciplinari.

Oltre a ciò, possono ricevere una delle 477 borse di studio quegli studenti che non ricevono altre forme di provvidenza scolastica per importi superiori ai 6mila euro e che non godono già di un posto in un qualsiasi collegio di proprietà dell’Inps.

I collegi universitari e le borse di studio

I collegi universitari, in generale, sono istituzioni che offrono servizi agli studenti universitari non residenti, disciplinati dalla Legge 338/2000 e distinti in quattro tipologie che includono i minialloggi, i nuclei integrati, le strutture ad albergo (ossia stanze che si affacciano su un corridoio e con servizi in alcune zone dell’edificio) e la tipologia mista.

Per principio l'accesso a un collegio universitario di merito non tiene conto del reddito ma soltanto dei meriti effettivi degli studenti. La borsa di studio varia a seconda dell’Isee ed è previsto un contributo fino a 12.500 euro per l’anno 2022-2023 che verrà erogato allo studente durante gli anni successivi del suo percorso accademico a patto che rimangano validi i requisiti necessari per goderne.

L’accesso alla borsa di studio è riservato a quegli studenti che superano i concorsi di ammissione ai collegi, che tengono conto dei meriti scolastici e le motivazioni dei richiedenti.

I collegi di merito sono enti che non mirano al profitto nei quali gli studenti usufruiscono di vitto e alloggio e, oltre ai corsi universitari, seguono un percorso formativo di norma orientato al mondo del lavoro. Gli studenti ammessi al concorso ricevono servizi supplementari come il tutoring e un’offerta di attività culturali.

Per essere accreditati come tali, i collegi universitari di merito devono offrire percorsi formativi, coaching e tutoring per gli studenti, garantire mobilità internazionale e devono avere stretto accordi con imprese, enti e associazioni per offrire agli ospiti attività di formazione al lavoro.

Quanti ce ne sono e dove si trovano

Sono 53 suddivisi tra 16 città che coprono 11 regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia) e hanno un ruolo di rilievo considerando che gli studenti universitari fuori sede sono 500mila, la metà dei quali vivono in appartamenti in affitto che gravano in ragione di 6.500-8.000 euro annui, limitatamente al vitto e all’alloggio.

In un collegio di merito, considerando che le borse di studio coprono dal 30% al 100% delle spese, i costi a carico degli studenti e delle loro famiglie scendono più che sensibilmente.

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