Quasi due anni e mezzo, per l'esattezza 28 mesi: tanto è durata la serie con raccolta netta positiva per l'industria del risparmio gestito. Un lungo periodo interrotto a giungo: nel sesto mese di quest'anno, infatti hanno prevalso i riscatti per 5,5 miliardi di euro. Il saldo del primo semestre resta comunque ampiamente positivo: +27,6 miliardi.
A giugno tutte le tipologie di prodotti hanno accusato deflussi netti: dai fondi aperti (-3,1 miliardi) alle gestioni di portafoglio per gli istituzionali (-2 miliardi) fino a quelle per il retail (-471 milioni). Da inizio anno, invece, a parte le gestioni retail (-679 milioni), la raccolta netta è in territorio positivo sia per le gestioni istituzionali (16,6 miliardi) sia per i fondi aperti (11,6 miliardi). Restando nei fondi aperti, a giugno solo la categoria dei flessibili ha raccolta netta positiva (2 miliardi) mentre tutte le altre sono in rosso: azionari (-1,9 miliardi) bilanciati (-13 milioni), obbligazionari (-1 miliardo) e monetari (-2 miliardi). Considerando invece i primi sei mesi, a parte gli azionari (-1 miliardo), tutte le categorie di fondi mostrano un saldo di raccolta positiva: flessibili (9,1 miliardi), obbligazionari (1,9 miliardi), bilanciati (1,2 miliardi) e monetari (524 milioni). A fine giugno i fondi obbligazionari toccavano così 356,4 miliardi di patrimonio in gestione (42% del totale), quelli flessibili i 205,9 miliardi (24,3%), gli azionari i 175,7 miliardi (20,7%), i bilanciati 69 miliardi (8,2%) e i monetari i 35,2 miliardi (4,2%).
Infine, una curiosità: a giugno i fondi di diritto italiano hanno chiuso con una raccolta netta positiva per
558 milioni mentre i fondi esteri hanno accusato deflussi netti per 3,6 miliardi: da inizio anno, tuttavia, i fondi di diritto estero evidenziano circa 11 miliardi di raccolta netta contro i 648 milioni dei fondi italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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