La Commissione europea chiederà ad Apple di versare tasse arretrate per 1 miliardo di euro. È quanto anticipa MarketWatch in vista della decisione di Bruxelles, attesa già oggi, su un caso in cui - questo il sospetto delle autorità europee - l'Irlanda potrebbe avere siglato con il produttore dell'iPhone un accordo fiscale che di fatto ha permesso al gruppo californiano di godere di aliquote vantaggiose che però rischiano di essere aiuti di stato illegali.
Questa tesi è stata rifiutata sia da Dublino sia da Apple. La settimana scorsa, in una mossa piuttosto rara, gli Stati Uniti avevano avvertito Bruxelles: sta diventando una «autorità sovranazionale» in tema di tasse e così facendo minaccia gli accordi internazionali sul piano fiscale. In un documento, il dipartimento del Tesoro ha voluto dissuadere la Commissione Ue dal punire Apple. Il caso riguardante Apple è visto come molto più importante rispetto a quelli che hanno toccato Starbucks e Fiat: il commissario antitrust Ue, Margrethe Vestager, ha ordinato all'Olanda di recuperare tra i 20 e i 30 milioni di euro di arretrati dalla catena di caffetterie e il Lussemburgo deve fare qualcosa di simile con il produttore di auto mentre le indagini su Amazon continuano. Nel mirino ci sono le pratiche fiscali del colosso americano dell'e-commerce in Lussemburgo. Secondo JPMorgan, nel peggiore dei casi Apple sarebbe costretta a versare 19 miliardi di dollari.
Intanto, il colosso Usa ha diramato gli inviti per un «evento speciale» che si terrà
il 7 settembre a San Francisco.Come al solito l'invito è a sorpresa, ma la data del 7 potrebbe indicare che quel giorno verrà presentato l'iPhone7 di nuova generazione. Finora la Apple ha lanciato un nuovo iPhone l'anno.
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