Carige, cresce il fronte anti Apollo

Per Guzzetti (Acri) il fondo è «piombato» sulla banca

«Fino a tre giorni fa la situazione in Carige era tranquilla» poi «è piombato questo fondo Apollo e lo scenario è cambiato totalmente». Ieri il presidente dell'Acri, l'associazione delle fondazioni bancarie, Giuseppe Guzzetti ha commentato così l'offerta preliminare del fondo Usa per la banca genovese. Lo stesso Guzzetti che la settimana scorsa aveva previsto novità positive sia per Genova sia per Mps, tanto da lasciar pensare a un eventuale piano B allo studio delle fondazioni. Come quella azionista di Carige alleata dei Malacalza in un patto di sindacato sul 19,5% del capitale. Di certo oggi l'assemblea dei soci dell'istituto ligure nominerà il nuovo cda che porterà formalmente Vittorio Malacalza, con la Malacalza Investimenti, ad essere il socio di maggioranza con il 17,6%. L'imprenditore sarà presente oggi all'appuntamento con gli azionisti e c'è attesa per un suo eventuale discorso, utile a chiarire le contromosse dopo che Apollo si è fatto avanti per acquistare i crediti in sofferenza di Carige ed entrare così nella banca con una quota che va oltre il 50% con un aumento di capitale riservato per 550 milioni (500 per il fondo e 50 per i vecchi soci). Offerta che comporterebbe una minusvalenza per i Malacalza stimata dagli analisti attorno ai 170 milioni. Il primo passo del nuovo cda potrebbe essere quello di respingere il piano degli americani e procedere appunto con una soluzione alternativa: è vero che la cessione delle sofferenze è una priorità come indicato dalla Bce (che ha chiesto alla banca un nuovo piano industriale entro maggio), ma potrebbero essere vendute anche a un prezzo migliore di quello proposto dal fondo, magari utilizzando il Gacs (Garanzia per la cartolarizzazione delle sofferenze), cercando di rivalorizzare così il titolo (che ieri ha chiuso in calo dell'1% dopo il rally di martedì) per poi andare a cercare una aggregazione.

Bisogna capire come reagiranno il patto di sindacato tra il petroliere Gabriele Volpi e l'imprenditore Aldo Spinelli (7,57%), Assogestioni (2,15%), il socio francese Bpce (1,81%) e il patto di sindacato tra Coop Liguria e le fondazioni De Mari - Cr Savona e Cr Carrara (4,2%). Malacalza dovrebbe avere 10 consiglieri, tre andrebbero al patto Volpi-Spinelli, uno a Coop e fondazioni, uno ad Assogestioni con Bpce escluso.

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