Economia

"Il cash serve solo agli evasori". Ma la verità sui contanti è un'altra

La giornalista Gabanelli fa un plauso al governo per l'introduzione, dal 1° luglio, del credito d'imposta del 30% per chi usa il Pos. Ma non è tutto oro quello che luccica: ecco i "rovesci" della medaglia

"Il cash serve solo agli evasori". Ma la verità sui contanti è un'altra

Il buon vecchio cash sarà usato sempre di meno: dal 1° luglio arriverà il credito d’imposta per le commissioni per l’utilizzo del Pos, un modo per agevolare i pagamenti elettronici come deciso dal governo.

Più dolori che gioie

In sostanza, come abbiamo scritto su Ilgiornale.it, si applicherà il 30% di sconto (bonus fiscale) di quanto viene addebitato per le spese bancarie. Ma la procedura è tutt'altro che semplice: per ottenere il credito dovrà essere inviata una comunicazione all’Agenzia delle entrate in cui andranno essere evidenziati il numero delle operazioni effettuate nel periodo di riferimento e gli importi delle commissioni e dei costi fissi periodici addebitati dagli operatori finanziari che mettono a disposizione il Pos. E non dimentichiamoci dell'abbassamento del tetto al contante, che ha già fatto storcere il naso (e non poco) a molta gente.

Cosa ne pensa la Gabanelli

Felice della scelta è la giornalista Milena Gabanelli, che già da molti anni propone di ridurre il contante nelle transazioni economiche. In un'intervista rilasciata al Fattoquotidiano, la conduttrice del programma Report, pur nutrendo alcuni dubbi, pensa che in questo modo si possa ridurre l'evasione fiscale "che si aggira sui 190 miliardi l'anno" anche se crede "sia difficile stabilirlo con precisione". Gli stessi dubbi riguardano il mondo dell'illegalità e della mafia, che usano mezzi "sempre più sofisticati, ma certamente la difficoltà a reperire contante qualche ostacolo lo mette", afferma la giornalista.

Più che altro, la "sparizione" del cash causerebbe dei problemi per il mondo del lavoro in nero e sarebbe una mazzata per "chi evade, chi fa il nero, gli spacciatori, i corruttori" e si potrebbero avere agevolazioni in alcuni campi come quello medico e scolastico. "Se paghi con mezzi tracciabili, pagherai un ticket sanitario più basso, saranno meno lunghe le liste di attesa, ci saranno più asili nido, etc", dice la Gabanelli, avendo la certezza che "per tutti gli altri il problema non sussiste, nemmeno per gli anziani". Ma siamo sicuri che sarà proprio così?

Il rovescio della medaglia

In realtà, di rovescio della medaglia ce ne sono tanti: intanto, l'abbassamento del tetto al contante, quindi la soglia massima dell'uso del cash, dal 1° luglio calerà di ben mille euro passando dagli attuali tremila a duemila come previsto dalla Legge di Bilancio 2020. Questo sistema è stato pensato per combattere l'evasione fiscale ma in un momento di massima crisi come questo potrebbe avere un effetto boomerang perché si corre il rischio di portare ad una contrazione dei consumi e non si eviterebbe, in alcun modo, la lotta all'evasione fiscale.

Il no dei professionisti

Chi lavora nei settori merceologici, alimentari e dell'ortofrutta guarda con ansia ed apprensione queste nuove misure. "Un provvedimento che avrà ripercussioni soprattuto su chi lavora nei mercati transfrontalieri: sono ancora molto i clienti, soprattutto dell'Est Europa, che preferiscono transare con il contante - ha commentato il presidente di Fedagromercati Nazionale, Fedagro Valentino Di Pisa - Più in generale è l'ennesima misura deludente da parte di un Governo che non ha a cuore le imprese: con la crisi che morde il Paese le priorità dovrebbero essere ben altre, in questo momento si sarebbe potuto mettere in standby l'abbassamento del limite del contante, che sicuramente non risolve il problema dell'evasione, per adottare misure di rilancio, per mettere soldi in tasca ai cittadini".


Il problema per gli anziani

L'Italia è una popolazione più anziana che giovane: nonostante l'elettronica sia diventata di uso comune e quotidiano, non è sempre e proprio così per la categoria più "grande" del paese, gli over 65, sicuramente non a proprio agio con le transazioni elettroniche perché abituati, da sempre, ad usare il cash e rischiano di restare indietro ed essere i più colpiti dal provvedimento del governo.

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