Sciopero dei lavoratori di Banca Mps: lo hanno annunciato i coordinamenti Rsa dellIstituto, per «contrastare con ogni mezzo» le decisioni di Bmps che mercoledì ha presentato il nuovo piano industriale. «Si tratta di un progetto totalmente irricevibile e per questo sono già in corso di attivazione le procedure per indire uno sciopero di tutto il personale». Lesposizione del piano secondo i sindacati ha mostrato «la assoluta mancanza di una qualsiasi idea a livello di progetto industriale», come se lunica cosa che interessasse al management guidato dallamministratore delegato Fabrizio Viola fosse leffetto annuncio dei pesanti tagli occupazionali.
In Borsa il piano non è stato preso bene, con giudizi contrastanti da parte degli analisti e, nelle sale operative, la tendenza ad alleggerire le posizioni sul gruppo senese a favore di altre banche italiane. Così il titolo ha chiuso in calo del 3,50% a 0,1849 euro, un valore molto prossimo al minimo storico di 0,1843 toccato a metà mese. Mentre Viola, in un incontro con i responsabili territoriali di Mps, avrebbe detto che nel prossimo triennio il gruppo «non sarà generoso con i dividendi e questo è comprensibile». Viola, assieme al presidente Alessandro Profumo, ha avviato ieri un road show interno per illustrare il nuovo piano industriale al 2015 che si concluderà la settimana prossima con una tappa in Sicilia. «Prima lo spieghiamo a voi e poi andiamo dal mercato» ha detto Viola sottolineando come linversione di calendario, rispetto alla prassi di queste occasioni, dimostri il ruolo cruciale che i dipendenti avranno nel rilancio della banca. Il top management ha aggiunto che sarà probabile una nuova svalutazione dellavviamento del gruppo; lobiettivo fissato nel piano di un ritorno a una redditività (rote) del 7% al 2015 «pur essendo ambizioso non consente di giustificare una parte dellavviamento che abbiamo in pancia».
Intanto si è appreso che, in linea con le precedenti emissioni di Tremonti Bond, Mps pagherà le cedole al Tesoro anche con azioni di nuova emissione. Lo prevede il «Dl dismissioni», allinterno del quale sono state inserite le norme per il sostegno pubblico alla banca senese fino a 3,9 miliardi. I nuovi strumenti sono convertibili come i vecchi.
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