Politica economica

Cina pronta ad aprire agli investitori esteri

Allo studio lo stop ai vincoli sulla proprietà delle società quotate. In arrivo nuovi stimoli

Cina pronta ad aprire agli investitori esteri

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La fame di tecnologie e di finanza spinge la Cina a considerare l'abbattimento di almeno uno dei suoi tanti tabù. Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, le autorità di regolamentazione di Pechino stanno valutando di eliminare (o comunque allentare) i limiti al possesso di azioni da parte degli operatori stranieri nelle società nazionali quotate in Borsa. Ad oggi i vincoli sono stringenti: la proprietà straniera totale in società quotate localmente non può superare il 30% e ogni singolo azionista da oltre confine non può avere più del 10 per cento.

La mossa andrebbe nella direzione di quanto chiesto storicamente a Pechino dall'Occidente, ossia di aprire maggiormente la sua economia ai capitali esteri. Ed è chiaramente un modo per tamponare il fuggi-fuggi dal mercato azionario, alimentato da iniziative sempre più intrusive dello stato-partito guidato da Xi Jinping (in foto) e dal momento di grande incertezza scatenato dalla crisi del settore immobiliare che vale circa un terzo del Pil nazionale.

Le interlocuzioni per questa riforma, specifica l'agenzia che ha consultato fonti vicine al dossier, è agli stadi iniziali e non si conosce di quanto verranno ritoccate le soglie e nemmeno se il tutto sarà limitato o meno a singoli settori. Tuttavia, è bastata la notizia per alimentare il rally dei listini di Borsa di Hong Kong (+2,28%), Shanghai (+1,55%) e Shenzhen (+1,91%). Forse i mercati vedono in questa concessione la volontà del regime di ricreare un rapporto di fiducia ormai perduto con gli investitori. Un buon segnale anche la scelta di Cina e Usa di istituire gruppi di lavoro «economico» e «finanziario» guidati da funzionari a livello di viceministri dei due dipartimenti del Tesoro nel tentativo di rafforzare «la comunicazioni e gli scambi su questioni legate ai settori economico e finanziario».

Nel frattempo, la Banca centrale cinese (Pboc) ha pubblicato un elenco di 10 istituti di credito «di importanza sistemica», comprese le più grandi gestite dallo stato e ha chiarito che intensificherà la supervisione su tali istituzioni finanziarie.

Sono inoltre attese, per questo fine settimana, ulteriori misure a sostegno dell'economia, tra cui dovrebbero figurare aiuti al settore immobiliare e dei consumi.

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