Il coronavirus è il nuovo cigno nero

Piazza Affari ha bruciato da sola 21 miliardi con una capitalizzazione scesa sotto i 600 miliardi. Le Borse europee a causa del coronavirus hanno perso complessivamente 325 miliardi

Il coronavirus è il nuovo cigno nero

Il cigno nero è un evento non previsto che arriva all'improvviso producendo effetti rilevanti. Per quanto riguarda i mercati, il tanto temuto Black Swan è arrivato e prende il nome di coronavirus.

È spaventoso proprio il precedente, quello del 2008, che coincise con il fallimento di Lehman Brothers. In questi giorni l'epidemia del Covid-19 sta atterrando i mercati ancora più di quanto non faccia con la salute degli esseri umani.

D'altronde i segnali non mancano. Il più evidente, per l'Italia, è dato dallo spread che è schizzato a 180 punti, con vette di 192. Stiamo parlando di circa 50 punti in più rispetto alla chiusura di venerdì 21 febbraio, giorno in cui il nostro Paese ha avuto la prima vittima dell'infezione di coronavirus.

In uno scenario del genere le Borse sono crollate a picco, cadute come foglie dai rami degli alberi in pieno autunno. Il bilancio è deprimente: Milano ha perso il 3,5%, come Londra; Francoforte il 3,2%, Parigi è sprofondata del 4,1%. Male il comparto energia (-4%), dopo la notizia che la riunione Opec, allargata agli altri produttori di petrolio come la Russia, non ha raggiunto l'accordo sul taglio della produzione.

Giù anche le compagnie aree, che tra cancellazioni di voli e prenotazioni congelate hanno perso il -4,6%, le auto (-3,8%) e le banche (-3,6%). L'oro, il bene rifugio per eccellenza, è invece arrivato al top degli ultimi sette anni, raggiungendo il picco di 1.690 dollari l'oncia, con circa il +5% guadagnato nel corso della settimana.

Affossano le Borse

Scendendo nel dettaglio le Borse europee hanno perso complessivamente 325 miliardi. Piazza Affari ha bruciato da sola 21 miliardi con una capitalizzazione scesa sotto i 600 miliardi (livello più basso da agosto). Una delle pochissime note positive è Poste Italiane che ha guadagnato un secco +3% grazie anche a un buon risultato di bilancio. Per il resto i timori dell'infezione di coronavirus hanno preso il sopravvento.

I mercati non si fidano delle misure attuate dalle varie banche centrali e gli investitori reagiscono alleggerendosi di azioni rischiose per rifugiarsi in porti più sicuri. Oltre all'oro, va di moda anche il Bund, il cui rendimento sulla scadenza decennale ha fatto segnare un nuovo minimo storico, a -0,74%.

Nel frattempo Moody's ha rivisto le stime di crescita del 2020 relative a diversi Stati, fra cui l'Italia.

Il rapporto della nota agenzia di rating parla chiaro: “L'epidemia di coronavirus colpirà la crescita economica in molti Paesi in particolare nella prima metà del 2020". L'Italia è vista in recessione con un Pil in discesa di mezzo punto percentuale con un modesto rimbalzo del +1,2% nel 2021.

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