Attenzione al mutuo: per chi può cambiare la rata

Secondo gli esperti la situazione sul fronte tassi potrebbe iniziare a cambiare nel corso dei prossimi mesi

Attenzione al mutuo: per chi può cambiare la rata

La crisi economica alle porte, almeno stando a quanto segnalato dall'ultima bussola redatta da Crif e MutuiSupermarket, non starebbe al momento scoraggiando coloro che hanno deciso comunque di investire sul mattone.

Nel secondo semestre del 2021 le compravendite di immobili sarebbero salite del 73,4%. Pare che i motivi di tale impennata siano da ricercare nei costi ancora interessanti delle abitazioni, quantomeno di alcune di esse che si vengono a trovare in specifiche zone geografiche nelle quali si può osservare tale tendenza. Secondo, ma non meno importante, motivo è rappresentato dalle condizioni ancora incoraggianti dei tassi applicati ai mutui. Una situazione che, tuttavia, dovrebbe ben presto cambiare ed anzi subire un'inversione di tendenza.

Nei mesi scorsi la formula del finanziamento a tasso fisso per l'acquisto di un immobile aveva surclassato quella a tasso variabile (ben il 94% di coloro che cercano prestiti online). A lungo infatti, come riportato da La Stampa, un mutuo a tasso fisso ad esempio da 140mila euro su un immobile a Milano del valore di 220mila euro si è mantenuto al di sotto della soglia dell'1% nel suo indice sintetico di costo. A questi livelli, oramai, è possibile trovare solo qualche sporadica offerta nei siti che raccolgono le proposte bancarie.

Aldilà delle oramai rare migliori offerte, si raggiungono addirittura picchi fino all'1,93% con un caso limite al 2,18%. L'EurIrs, ovvero il parametro di riferimento dei finanziamenti a tasso fisso, per quanto concerne il mutuo ventennale, è arrivato fino allo 0,65% nel mese di ottobre, partendo lo scorso gennaio da una base zero con tanto di lunghe fasi in negativo. Ad ora il costo complessivo del mutuo regge senza deflagrare, più che altro per il fatto che lo spread applicato dalle banche rimane contenuto, con lo 0,2% sui tassi fissi e lo 0,9% sui variabili.

"Il sistema bancario continua a garantire un accesso al credito casa a prezzi molto ridotti, ma la situazione sul fronte tassi potrebbe iniziare a cambiare nel corso dei prossimi mesi", preannuncia l'ad di MutuiSupermarket.it Stefano Rossini. Il riferimento è in particolar modo all'impennata dell'EurIrs. Da agosto, infatti, i mutui a tasso fisso sono saliti dello 0,30%."Tale aumento però è stato recepito ad oggi in modo parziale e disomogeneo dalle offerte prodotto di mercato", sostiene l'esperto.

L'auspicato, ma al momento decisamente poco concreto, miglioramento delle prospettive economiche e il progressivo innalzamento dell'EurIrs porterà ad un inevitabile aumento del costo dei mutui, prosegue Rossini. Di certo l'inflazione al 4,1% registrata a ottobre ha già mandato uno scossone ad un primo spread, cioè quello dei titoli italiani sui tedeschi.

Col termine della politica di iniezione di liquidità, dato che l'Ue sta già chiudendo i rubinetti dando concretamente avvio ad una crisi da tempo annunciata, le cose potrebbero complicarsi. Secondo gli esperti, tuttavia, l'impatto sul mattone sarebbe almeno inizialmente poco dirompente (1%-1,5%), vista la prospettiva di un ritorno all'investimento immobiliare come forma di contrasto all'inflazione stessa.

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